Scrivo mentre, da oltre 21 minuti, sono al telefono in attesa di una risposta dell’operatore addetto al servizio clienti di un noto gestore di energia. Gestore si fa per dire, considerato che cronicamente mi manda fatture sbagliate (sempre a suo favore, si capisce) che io altrettanto cronicamente contesto.

Ma non è questo il punto.

Il punto è il modo.

Oggi è sabato 2/1. Posso anche capire che in un giorno festivo il servizio sia sospeso. In tal caso basterebbe affidarsi al golem d’ordinanza, facendogli recitare il solito avviso preregistrato di “chiamare in orario di ufficio”

Siccome il messaggio non c’è, si presume che il servizio sia attivo.

Si parte con un gracchiante zum zum stile rondò veneziano che, tra rumori di fondo e volume altissimo, già mette di malumore.

Dopo trenta secondi interviene una voce cretina e ammiccante, stile dj anni ’70, che prima ti ringrazia zuccherosamente (cosa sbagliata, perchè se chiami è evidente che hai un problema e, di conseguenza, già ti girano) e poi comincia a enumerarti una serie impressionante di prolisse quanto insopportabili informazioni, inviti a “scoprire” (ma va’ a quel paese…), esortazioni a “visitare” siti inutilissimi e ovviamente ad aderire a loro offerte imperdibili.

La palla va avanti per altri tre minuti buoni, con ira fumigante dell’utente.

A questo punto – non si capisce se perchè il responsabile dei messaggi è del tutto idiota o se, dotato di poteri telepatici, coglie nel cliente la ribollente, anzi ormai inarginabile voglia di uccidere – paf! Sorpresa: cessa il rondò e s’avvia una melensa musichina di pifferi e zampogne, che se fosse accompagnata anche dall’arpa somiglierebbe al famoso “intervallo” tv degli anni ’60, quello con le pecore al pascolo e le cartoline.

Si va avanti in questo modo per altri tre-minuti-tre.

Pausa-thrilling di una decina di secondi e ridaje col rondò veneziano, la voce incalzante, eccetera.

Sono già arrivato al metà del terzo giro.

Nel frattempo ho escogitato come riscaldarmi con la legna del bosco, farmi luce con le candele e avere energia pedalando su una dinamo.

Buon anno.