VIAGGI&PERSONAGGI, di Federico Formignani.
Paul Pfund arrivò a Dresda nel 1879 con sei vacche, sei maiali e idee chiare: fornire prodotti sicuri. Migliorò il trasporto, mise in vetrina le fasi della lavorazione e introdusse il latte condensato.
“Vedrai“, mi aveva anticipato Christoph Münch della direzione turistica di Dresda, “è come metter piede in un vero e proprio museo della ceramica“. Infatti pareti, soffitti, bancone, sono un totale trionfo di piastrelle dipinte. Putti, festoni, farfalle colorate e molti animaletti: conigli, colombi, scoiattoli; persino un gattino. Oltre a verdi pascoli con tanto di mucche, cani e pastori, vi sono fasce multicolori di foglie intrecciate a germogli, boschi abitati da minuscoli geni e fatine. I putti che fanno capolino tra i festoni hanno incarichi specifici nei disegni delle piastrelle: reggono lattiere e contenitori di vetro per misurare il latte. Alcune scene si ispirano allo stile delle maioliche di Delft e, oltre alle mucche, contengono paesaggi marini e mulini a vento. Per rendere più ricca e ridondante questa incredibile raccolta di colori e soggetti, sono stati inseriti stemmi inglesi, americani e persino un ritratto imperiale.
Potevano mancare precisi riferimenti all’attività casearia? No di certo. Ecco allora figure che propongono giovani impegnati, con i loro strumenti, nelle varie fasi di lavorazione del latte per ricavarne panna, formaggi e “latte pastorizzato per bambini e malati”, come recita la dicitura di una bottiglia sulla quale si appoggia con delicatezza un angelo.
Persino l’enorme frigorifero è decorato; vi sono poi spaziose teche in ceramica, specchi istoriati, un distributore di latte a fontana, colonne ornate con candelabri. I disegni, le decorazioni, con tutta probabilità sono stati suggeriti al fondatore Paul Gustav Leander Pfund (1849-1923) da artisti d’accademia o professori universitari; la grottesca rinascimentale è la ripresa più tipica che richiama la tradizione raffaellesca (Logge Vaticane) e ben si adatta agli ambienti artistici neo rinascimentali. Suggerimenti recepiti anche dai lavori eseguiti dall’architetto tedesco Gottfried Semper, decoratore dell’Opera di Dresda.
Giunto a Dresda nel 1879 con la moglie Matilde, sei vacche e sei maiali, Pfund ha le idee chiare su ciò che deve fare: fornire prodotti genuini e igienicamente sicuri. Sino ad allora il latte munto nelle campagne arrivava in città su carri scoperti e specie con la stagione calda i rischi non erano pochi; gli stessi carri venivano poi utilizzati, nel viaggio di ritorno, per smaltire immondizia e ciarpame vario; il mattino seguente, ritorno a Dresda nuovamente colmi di latte! Migliorati e resi “sicuri” i mezzi di trasporto, Pfund ha poi l’idea di mostrare in vetrina, nell’originaria sede di Görlitzer Strasse, le varie fasi del lavoro svolto: mungitura, filtratura e raffreddamento del latte.
A lui si deve l’introduzione in Germania del latte condensato, che veniva prodotto con l’eccedenza delle mungiture a tutto beneficio dell’alimentazione per i più piccoli, riducendo in tal modo e in misura considerevole l’allora alto tasso di mortalità infantile. Nei periodi di maggior sviluppo dell’attività, Pfund apre una filiale a Lobositz, in Boemia, ed esporta i suoi prodotti (oltre al latte fresco: panna, burro, formaggio, yogurt, kefir, latte acido, latte in polvere e condensato, sapone al latte) in tutta la Germania e all’estero.
Ancora oggi l’artistica Latteria Pfund viene definita come Der schönste Milchladen der Welt (“La latteria più bella del mondo“).