Distico enocritico di Luciano Pignataro su Fiano di Avellino 2012, Ciro Picariello

Per capire la potenza di questo bianco bisogna berlo dopo tanti rossi. Magari in Toscana a Castel Monastero di Castelnuovo Berardenga in una cena di piatti strutturati tra Nobile e Brunello. Sapidità, freschezza e corpo al palato, frutta evoluta e note fumé al naso. Un sorso lungo quanto la bottiglia. Però troppo giovane.

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