Distico enocritico di Lorenzo Colombo su De Bartoli Marsala Vergine Riserva 1988

 

…e poi capita d’assaggiare questo vino e di commiserare coloro che dicono di non amare il Marsala. E’ un vino che richiederebbe un’intera pagina per poter essere descritto, ammesso che una pagina basti: miele di castagno, fichi cotti, frutta secca, un’ampiezza olfattiva e gustativa con pochi uguali. Non finisce mai. Ovviamente non ci riferiamo alla bottiglia, che invece è finita troppo presto.

 

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