Distico enocritico di Luciano Pignataro su Grecomusc’ Campania Bianco IGT 2005.
Grecomusc’, il nome sembra quasi uno sfottò. Ma con il tempo questo bianco taurasino esplode in modo complesso tra frutta ben matura, note di idrocarburi e di funghi. Al palato è imponente, fresco, secco, finale amaro. Una vera forza della natura. Dodici anni, ma sembrano dodici giorni.