Tra le (a me) più insopportabili sindromi popolari nelle quali capita a ogni pie’ sospinto di imbattersi c’è la modalità secca buono/cattivo. Cioè la modalità tanto ottusa quanto diffusa che non prevede l’esistenza dell’invece unico dato certo del mondo reale: nulla o quasi è tutto bianco o tutto nero, tutto bene o tutto male.
Le sfumature, ovvero la complessità, sono il fattore che connota la realtà.
La banalizzazione di questa in automatismi deterministici o ideologici costituisce un limite di ragionamento tale da precludere qualsiasi prosieguo di discussione.