di ANDREA PETRINI
Non sono però stelle del cinema, ma i "Diversi Vignaioli Irpini". Diversi perchè sono 8, producono meno di 100mila bottiglie e solo di Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi (altro…)...
di LUCIANO PIGNATARO
Finora la grande maggioranza era pensata per essere consumata entro l'anno. Prove inconfutabili dimostrano invece che un progetto di lungo termine potrebbe dare risultati straordinari. E nell'area Sannio doc, in effetti... (alt...
di LUCIANO PIGNATARO
Forse influenzato dalle vicende greche, Luciano la prende da lontano e disserta di euro e rendite rurali. Poi però passa al sodo e descrive da par suo questo vino "eccezionale" affermatosi più grazie al passaparola che alla ...
di LORENZO COLOMBO
Chi ha detto che sia improbabile che un distributore della Valsugana si prenda a cuore la diffusione dei vini meridionali? I fatti dimostrano il contrario. (altro…)...
di LUCIANO PIGNATARO
Si chiama Coda di Volpe ed è un vitigno tipico campano. Talmente tipico che secondo Luciano i vini che se ne ricavano sono da "veri intenditori". Ecco quali. (altro…)...
di LUCIANO PIGNATARO
"Un rosso operaio che sostiene il cibo rispettando il motivo per cui è nato. Senza pretendere alcun ruolo attore. Ed è questo suo ruolo da spalla che ne fa un grande vino". Ipse scripsit. (altro…)...
di LUCIANO PIGNATARO
Verticale di Taurasi Mastroberardino 2006-1952: "Il profilo olfattivo è il punto debole in degustazione. La sua manifesta superiorità è in bocca: una freschezza inesauribile" (altro…)...
di LUCIANO PIGNATARO.
Il nostro torna sul luogo del delitto, ma nel frattempo è cambiato il "colpevole" (cioè l'enologo). Identica invece la qualità di queste 2mila bottiglie, che Luciano elegge anche a simbolo della "biodiversità meridionale". ...
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