Ogni secondo nascono nel mondo 571 tra siti, blog, portali: un'alluvione di infotainment intollerabile, che uccide la professionalità di tutti. Tranne di chi, per mestiere, vende questa massa di notizie prodotte quasi sempre gratis. Resta spazio per ...
I press trip suscitano spesso la facile indignazione della gente, giornalisti compresi, e sono additati (talvolta a ragione) come il simbolo della corruttela della categoria. Ma la realtà è più complessa e i pulpiti sono assai variegati. (altro&hell...
Non è nè la prima, nè l'ultima volta che ci si fa la domanda, ma bisogna pagare dazio all'attualità: nell'era dei social senza controllo hanno senso le norme etiche per i giornalisti? E fino a che punto esse sono solo banali espressioni di confor...
E' la confusione terminologica che alimenta l'apparente boom messo in luce dal nuovo Rapporto Ldsi sulla professione giornalistica o è il giornalistificio in atto a produrre dilettanti da ricondurre solo dialetticamente tra i giornalisti "attivi"...
Oggi comincia l'IJF 2014. Solito programma fitto, ma tira (per il festival e per la professione) una brutta aria. Spulciando il programma ho trovato però qualcosa che mi ha fatto rammentare il filo sottile sul quale il mestiere reale passeggia. ...
In occasione della premiazione del concorso giornalistico dedicato a Roberto Romaldo, l'essenza della professione e dei suoi punti nodali: l'informazione come strumento di conoscenza e la ricerca della verità come punto di equilibrio tra sè e i f...
In un libro della giovane giornalista Sara Stefanini presentato ieri a Roma, "Giornalismo partecipativo o narcisismo digitale?", l'analisi della realtà bifronte di certa informazione di oggi, costretta tra la necessità compulsiva di sapere "tutto...
Soundtrack: "Allettanti promesse", Lucio Battisti.
Ci vuole Lucio Battisti per interpretare il confuso sentimento di rivalità, solidarietà, speranza e rassegnazione che affiora dalle elezioni dell'Inpgi in corso. Ovunque è un fiorire di commen...
Grazie al "Search Engine Optimization" si avvia a scomparire uno dei cardini della professione: la titolazione basata su arguzia e giochi di parole, che contribuivano a fare la "bravura" di un giornalista. Ora infatti, se fai un titolo "strano", ...
Dal sempre interessante bollettino del Lsdi (qui), una notizia che sta tra il ridicolo (più che l’onirico) e il sepolcrale: in un prossimo futuro potrebbe essere il computer a raccogliere i dati direttamente in rete, elaborarli in notizie, titola...
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