Trentatreesimo capitolo della mia galleria di disegni al tratto: scarabocchi su cartolina pubblicitaria dell'Auberge du Vignerons di Epesses, istoriata durante un viaggio stampa nel cantone di Vaud, settembre 2013. (altro…)...
Quella del giornalista tappabuchi è una figura che ha una sua nobiltà.
In fondo, per disponibilità o buon cuore, il giornalista tappabuchi rende infatti un servizio a chi ne ha bisogno.
A prestarsi a fare da tappabuchi non c'è pertanto, in teoria...
Sempre più spesso i giornalisti veri e finti, per accettare un invito, chiedono un "gettone". Che non è un rimborso spese, bensì il prezzo della comparsata. Chi subisce il sistema si lamenta, ma accettandolo si fa coartefice di una deriva che manda i...
In un pepato post su FB il collega Ivano Sartori pone una vecchia questione risollevata dall'attualità: il giornalista che scrive di turismo, o d'altro diverso dalla cronaca, dovrebbe astenersi da articoli su destinazioni "canaglia"? (altro…)...
I press trip suscitano spesso la facile indignazione della gente, giornalisti compresi, e sono additati (talvolta a ragione) come il simbolo della corruttela della categoria. Ma la realtà è più complessa e i pulpiti sono assai variegati. (altro&hell...
Gli stucchevoli balletti hanno raggiunto soglie insopportabili. Di qua quelli del marketing a fare il loro ingrato lavoro. Di là i colleghi che simulano la vis grata puellae. Nel mezzo, la decadenza di una professione in cui il benefit ha preso i...
Tu chiamale, se vuoi, marchette. Ma non sono marchette, bensì il frutto di una sofisticata evoluzione del meccanismo in cui, per passaggi progressivi e indolori, credi di fare il giornalista e ti ritrovi autore di pubbliredazionali. Cioè esecutor...
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