Lo so, questa è una maledetta, variegata, anzi polverizzata professione che si disperde in mille rivoli, ognuno dei quali genera punti di vista diversi, quasi sempre legittimi ma, per lo stesso motivo, fatalmente parziali.
Devo però ammettere che, spesso, l’inadeguatezza della categoria, intesa proprio nel senso della somma delle individualità che la compongono, lascia sgomenti. E tende a far evaporare qualsiasi speranza di poter trovare una quadra capace di comprendere tutti, lasciando fuori al tempo stesso i numerosi finti tonti che, avendo secondi fini, ci marciano.
A questo si aggiunge sovente l’attività organizzata delle truppe cammellate che, sotto mentite spoglie, fanno da gregarie dei capibastone. Cammellati e capibastone i quali, non di rado, per rendere il loro servizio simulano a loro volta di essere innocenti voci solitarie.
Traduzione: questo mestiere è pieno di gente che, fingendosi guerrigliera per abbattere lo status quo, ne è in realtà la più fedele pretoriana.
Rete canta.