Qualcuno mi illumini.
Su Fb pressochè tutti siamo bersaglio di profferte ammiccanti, se non peggio, da parte di procaci signorine e nerboruti signori. Fin qui, tutto (quasi) normale. Di solito le signorine dichiarano di svolgere professioni abbastanza incompatibili con i titoli di studio sbandierati, tipo estetiste ma laureate in neuropsichiatria alla Sorbona, ed è abbasanza sottinteso che ti cercano per motivi diversi dalla cosmetica e dalla medicina: la foto è “parlante”.
Ora accade però un fatto misterioso.
Mi chiede l’amicizia una certa Ubalda, omonima (sarà un caso?) di quella tutta nuda e tutta calda interpretata nel ’72, mi pare, dall’Edvige nazionale. Anche il cognome è decisamente ammiccante.
Ma per il resto nulla: niente foto, niente professione, niente laurea, nè paese natale, nè luogo di residenza: un profilo vuoto.
Che gusto c’è? Non fa nemmeno ridere.