Sono il primo nemico dell’uso scriteriato dell’auto in città e del parcheggio selvaggio che spesso esso comporta.
Bisogna però anche considerare che la mobilità è necessaria e che a volte l’auto è indispensabile, quindi servono pure parcheggi ove sistemarla.
Nulla da eccepire se, in prossimità dei centri storici delle città, essi sono a pagamento. Purché non siano a tariffe da rapina (sennò poi perché indignarsi se un gelataio vende un cono ai turisti a 15 euro?) e purché siano pensati come un servizio al cittadino e non come un bancomat a carico del medesimo.
Stamattina dovevo sbrigare un affare urgente in centro a Siena. Corsa in auto e parcheggio nel multipiano più vicino alla mia destinazione.
Ho sostato per 1 ora e 2 (due) minuti.
Costo della prima ora, 2 euro. Parecchio caro, ma pazienza: il posto era comodo, ho rinunciato al caffè al bar e tutto ok.
Costo dei successivi 2 (due) minuti: 2 euro, in pratica un euro al minuto.
Un furto.
Ora qualcuno dirà che la tariffa è oraria e che, quindi, formalmente il salasso è ineccepibile
Formalmente, appunto.
Perché in sostanza è grottesco, miope e disonesto non prevedere (visto​ che lì si paga dopo e non prima) un prezzo a tempo, frazionato dopo la prima ora a tariffa fissa. Visto anche che in una città normale il parcheggio non è per i vacanzieri che vengono una tantum, ma anche e soprattutto per i cittadini, i quali magari hanno invece bisogno di utilizzarlo spesso.
Infatti il parcheggio a pagamento di cui sto parlando, alle nove del mattino, era quasi vuoto, mentre la piazzetta di fronte, a parcheggio libero, era ingombra anche nei punti vietati.
Ed è lì che, la prossima volta, lascerò l’auto anch’io.