La solidità e la serietà di una società si capiscono anche da come essa tratta gli ex dipendenti e dal modo in cui questi restano fedeli nel tempo all’azienda che per decenni ha dato loro lavoro e stipendio.
Prendiamo l’ex arbitro Ceccarini, quello del famoso scontro Ronaldo-Iuliano di vent’anni fa.
Quattro lustri dopo il clamoroso episodio, l’ex sottoposto continua a percepire l’emolumento di allora e a sostenere, senza esitazioni, la medesima versione dei fatti, sebbene smentiti dall’evidenza.
Esiste, schiavitù a parte, una fedeltà superiore a questa?
È proprio vero: se si è rubentini, lo si resta a vita.
