Il fondatore della Transavanguardia (e vignaiolo) Sandro Chia, la Misericordia fiorentina e il Golden View Oper Bar in un’iniziativa benefica per il “Villaggio San Sebastiano”, costruendo centro di accoglienza, reinserimento sociale e ricerca che la gloriosa Arciconfraternita ha deciso di realizzare alle porte del Chianti.

Per una volta non ci chiederemo se, come sancito nel novembre scorso dall’International Wine Challenge di Londra (tra qualche polemica legata a un discusso spot radiofonico: vedi qui), il Brunello 2004 del Castello Romitorio, tenuta montalcinese del “capo” della Transavanguardia, Sandro Chia, è davvero il miglior rosso del mondo.
Perché, almeno la sera del prossimo 12 gennaio (una data scelta apposta, proprio durante i giorni del “Pitti”), lo sarà certamente.
Toccherà infatti al vino del maestro fiorentino (“Parrocchia del Romito, a Rifredi”, come ricorda orgogliosamente lui, fingendo di non notare la curiosa analogia tra il nome del quartiere natale e quello della fattoria acquistata nel 1984) a farla da protagonista alla charity dinner organizzata in collaborazione tra l’artista, la Misericordia di Firenze e il Golden View Oper Bar, ristorante con affaccio mozzafiato sull’Arno, proprio di fronte al loggiato degli Uffizi. Il tutto per finanziare all’Impruneta, insomma alle porte del Chianti, la costruzione del “Villaggio San Sebastiano” (qui). Una struttura, sottolinea il Provveditore della Venerabile Arciconfraternita fondata nel 1244, Andrea Ceccherini, “destinata alla riabilitazione e all’inclusione sociale di persone con disabilità intellettiva e che comprenderà, oltre a un centro di ricerca scientifica, anche una sezione per l’arte-terapia”, sotto la direzione del dottor Marco Bertelli, presidente dell’Associazione Mondiale per la Disabilità Psichiatrica, nonché presidente del comitato scientifico della stessa Misericordia.
In occasione della cena saranno messi in degustazione (alla presenza di Chia, autore pure delle etichette), oltre al Brunello, tutti i vini del Castello Romitorio, mentre alcune bottiglie, oltre a una serie di preziose doppie magnum offerte dal Golden View, verranno battute all’asta. Sempre a scopo benefico, ovviamente.
Ma l’incontro conviviale di martedì 12/1 non è che una tappa dell’iniziativa che, sotto il nome di “Popolare e nobilissima: Charity Wine and Culture” (e nell’ambito del più ampio progetto Art-Charity Villaggio San Sebastiano), è iniziata il 22 dicembre e si concluderà il prossimo 15 febbraio: per tutto il periodo, infatti, nei locali del ristorante rimarrà allestita l’eccezionale mostra personale di circa 50 opere, tra bronzi, disegni, tele e litografie, della collezione privata di Chia, mentre il sagrato della Misericordia, in piazza del Duomo, sarà fino ad allora abbellito con una grande statua bronzea, raffigurante Enea. “Un personaggio – spiega l’artista – che sta a cavallo tra passato e futuro: parte da Troia in fiamme portando con sé sulle spalle il padre Anchise e il figlioletto Ascanio, lo ieri e il domani, in una continuità che sembra la parabola degli otto secoli di storia della Misericordia fiorentina”.
Il progetto Art Charity, partito nel 2008, prevede costi per 15 milioni di euro. La fase progettuale è conclusa, siamo adesso in quella delle autorizzazioni amministrative. Mentre i lavori dovrebbero cominciare entro il 2015. Un cammino al quale Sandro Chia contribuirà anche donando un’opera alla confraternita, “ma a condizione che siano loro a dirmi quale, perché solo questo indicherà una reale scelta, una preferenza dettata dalla qualità dell’opera stessa e non dal nome dell’artista”.