Leggo in continuazione proclami callido-ottimististici, tipici da social o tazebai e non proprio concilianti per il mio umore, tipo “ce la faremo” e altre tante belle frasi.
E’ ovvio che, collettivamente, ce la faremo.Tanto ovvio che mi pare un po’ pleonastico ricordarlo come un mantra a ogni pie’ sospinto.
Anche perchè il fatto che insieme ce la faremo non implica affatto che tutti se la faranno, implica anzi che tra i moltissimi che ce la faranno, ci sarà qualcuno, più che qualcuno direi, a giudicare dai numeri, che non ce la farà. O magari ce la farà biogicamente, ma ne uscirà rovinato, menomato, luttato, disoccurato.
Se mi ritrovassi tra costoro, il fatto che la massa festeggiasse lo scampato pericolo mi farebbe, lo confesso, abbastanza girare le scatole…