Si può pensare tutto il male possibile dei giornalisti italiani, del giornalismo italiano e dell’istituzione che li raccoglie, cioè l’OdG (nè si può dire che io sia tenero verso la categoria, i millanta articoli scritti in materia sul mio blog cantano), ma resta incomprensibile perchè ci sia gente che, palesemente digiuna di qualsiasi rudimento in materia, pontifichi sulla materia medesima, dicendo sciocchezze sesquipedali al cospetto di cui, lo ammetto, è difficile non reagire.
Il tutto, poi, non tra le semisorde mura del bar generalista di FB, ma in gruppi di specializzazione che, ovviamente, hanno un’attenzione e una conoscenza del merito contro le quali è difficile argomentare senza basi solide.
Il bello è che chi, temerariamente avventuratosi in terre ignote, esce per forza di cose bastonato dal confronto, prova poi a vendicarsi in privato coprendo la categoria di contumelie.
Non c’è che dire: il mio sarà pure un mestiere impopolare, ma rimane non per tutti.