Oggi si vota per l’Ordine dei Giornalisti. Giorni fa ho scritto un post critico sulle prassi elettorali parapartitiche che sovraintendono ad una consultazione che è e dovrebbe restare individuale e non, come invece accade, per “liste”, tutte più o meno apparentate con parrocchiette e schieramenti chiamati però, eufemisticamente, “componenti”.
Ebbene, c’è chi di ciò si è risentito, prendendo, forse per limitatezza di orizzonti, i fischi della critica per i fiaschi dell’attacco personale.
Poiché tanta suscettibilità è sintomo di insicurezza, mi viene da pensare che le penne de quo siano quelle caudali e che, perciò, si possano a buona ragione definire “penne di paglia”.
