Da corriere.it (qui) apprendo con sgomento, e senza motivo di pensare che sia una bufala, che oggi è il “World Password Day“, ovvero la ricorrenza che “festeggia la giornata dedicata alle password, per ricordare a tutti quanto è importante proteggere i nostri dati. La ricorrenza è promossa da un consorzio di aziende del settore“.
A parte il mistero di cosa ci sia da festeggiare di una delle necessità più moleste del mondo contemporaneo, quella che ha indotto, anzi costretto tutti a riesumare la sepolta rubrica per annotarci, al posto dei numeri telefonici, le decine di astruse sequenze che ogni tre per due siamo costretti a inventarci e a memorizzare anche per accedere a qualunque cosa, cesso compreso, è l’assunto ad annichilire: l’importanza della protezione dei dati garantita dalla password.
Cazzarola, ma è una scoperta rivoluzionaria e meritevole quindi della massima divulgazione, per non dire di corsi di formazione dedicati.
Però, pensiamoci bene.
Quando le cose erano normali, esisteva il “giorno del mazzo delle chiavi” per ricordare a tutti che era meglio non lasciarlo in bella vista, sotto lo zerbino e magari penzolante dalla toppa? A me pare di no.
Oppure esisteva il “giorno delle foto nel cassetto“, per rammentare ai distratti che era meglio riporre lì, preferibilmente chiuso, le foto riprese mentre eri in mutande, o in topless, o impegnato in amplessi, o con l’amante? Non mi sembra.
Non ho neppure memoria del “giorno della combinazione“, per mettere in guardia chi per non dimenticarsela avrebbe potuto annotarsela direttamente sulla cassaforte col pennarello, o in un biglietto conservato nel portafogli, o appiccicata sul pensile in cucina.
E che dire del “giorno del lucchetto“, utile a non scordare di serrare con opportune chiusure diari, biciclette, garage, ripostigli e cancelli, affinchè l’astuto ladro non potesse introdurvisi con facilità? Buio totale.
Oggi però, nell’epoca democratica e social, c’è bisogno di istituire il “World Password Day”. E vedere anche la trovata messa in risalto dalla stampa che conta.
Perchè forse c’è ancora chi non ha capito che le cose che contano vanno tenute sotto chiave e gli occorre il memento.
Io invece propongo di istituire il “Coglione Day“, che cada tutti i giorni dell’anno, perchè i cretini si manifestano quotidianamente e la loro mamma è sempre incinta. Sono quelli che lasciano le foto compromettenti in bella vista, postano su FB i video di sè alle giostre dopo essersi dati malati al lavoro, tengono aperte le finestre di notte, parlano dei fatti propri al bar e fanno sapere che le chiavi di casa sono nell’uscio.
Che dite, creiamo un comitato, o un gruppo segreto su FB?
Se mi contattate in pvt, vi dico la password.