Ohiohiohiohiohi, prevedo acrobazie inusitate per i soliti politicamente correttissimi e per gli strabicissimi a senso unico di ambo le parti, maestri però nella lettura del solo loro libro, nonché indossatori professionisti di paraocchi.
Dopo settimane di rissa dialettica passate ad argomentare sulla paternità del Mes, ridicola nulla quaestio se non per fini di pura propaganda, il governo di Giuseppi va in fibrillazione proprio sul Mes medesimo: 5S contro, PD a favore.
Poffarbacco! E ora come la mettiamo?
Il sudatissimo Giuseppi, per barcamenarsi, sospenderà le dirette TV in attesa che gli alleati si rimettano d’accordo? Si dovranno riscrivere la storia già ineluttabilmente a proprio tornaconto scolpita, correggere decine di articolesse, cancellare miliardi di post su Fb vergati giusto per dimostrare, sempre pro domo propria, che il Mes non era una colpa del Berlusca ma un merito di Monti o viceversa? Bisognerà sbianchettare le date per trasformare il 2011 in 2012 o il 2012 in 2011?
Come potranno Salvini e Meloni (li cito espressamente, sennò i soliti furbega dicono che li difendo) scagliarsi contro chi, nell’attuale maggioranza, adesso sul Mes la pensa come loro? Come potrà di contro la vasta e tenace galassia piddina e criptopiddina riconoscere all’ex Cav e addirittura all’odiatissima ex ministro oggi capo di Fdi la benemerenza di aver approvato all’epoca quel fenomenale strumento salvifico-finanziario oggi invocato dal già compagno e oggi ministro Franceschini?
C’è pure il colpo di scena: “Non ha senso discuterne ora!”, ha esclamato ieri il premier, lo stesso che non più tardi di pochi giorni fa aveva evocato proprio il Mes e le sue origini per attaccare (da premier) l’opposizione.
È davvero sconcertante (e disarmante) come la strumentalizzazione di qualsiasi argomento, in Italia, trovi sempre e comunque la forza di travalicare la sostanza dell’attualita e della stretta necessità per dare ossigeno alla macchina del consenso assistito, leggi propaganda. Un virus vero, inarrestabile, trasversale, che non guarda in faccia a nessuno. Altro che Covid-19. Ammazza molto più la politica del coronavirus, solo che la prima lo fa meglio, indirettamente e subdolamente.