Ormai in preda a un convulso masochismo, o al solito delirio di onnipotenza, l’ex sindacato unico dei giornalisti ufficializza la propria annunciata figuraccia. La domanda è: e ora che succede? Ma la certezza è: non succederà niente.

Dopo l’inutile strage della Caporetto referendaria sul contratto (863 votanti, pari al 2,48%, su 34.751 aventi diritto), l’Fnsi dichiara nulla la consultazione a causa di un quorum di affluenza (il 50%+1) volutamente fissato a quote impossibili. A norma di regolamento non si è infatti proceduto al pur invocato spoglio delle schede.
Tutto ampiamente previsto.
Ma forse nemmeno dietro la tremula tendina di corso Vittorio si temeva un simile rovescio politico e l’umiliazione di una sconfessione urbi et orbi, visto che il referendum parallelo indetto su base regionale da Stampa Romana, senza quorum e con lo spoglio dei voti garantito, ha registrato più affluenza (1082 votanti) che l’Fnsi in tutta Italia (863 votanti). Con una percentuale di “NO” al contratto risultata del 92%.
In un paese normale e in un sindacato serio (sì, vabbene, si sapeva che l’Fnsi non lo è), ora seguirebbero a raffica dimissioni e mea culpa.
Invece tutto tace. Non succede nulla. Non vola una mosca.
Silenzio imbarazzato?
Macchè.
Nell’ombra si affilano solo le armi, scelleratamente convinti che per spurgarsi del marcio bastino anche stavolta i pietosi riti congressuali in funzione dei quali tutto già si era polarizzato da prima della consultazione.
Lasciamoli fare (eufemismo) e facciamoci due risate leggendoci il verbale qui sotto.

 

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica:

Si è riunita ieri, martedì 30 settembre 2014, nella sede della Fnsi, la commissione elettorale centrale per il referendum indetto dalla Federazione della stampa sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro Fieg-Fnsi 2013-2016.
Erano presenti i colleghi Giovanni Rossi (Presidente) Carlo Maria Parisi, Giovanni Rossi (Sigim) e Lucia Visca, assistiti dal direttore, Giancarlo Tartaglia.
La commissione ha constatato il mancato raggiungimento del quorum fissato nella delibera assunta dalla Giunta Esecutiva federale con la consulta delle AA.RR.SS. il 24 luglio 2014. Pertanto la commissione non ha proceduto allo scrutinio delle schede.
Ecco nel dettaglio la partecipazione al voto:

REGIONE – (aventi diritto al voto) – VOTANTI

Marche – (714) – 5
Valle d’Aosta – (148) – 10
Puglia – (850) – 5
Emilia Romagna – (2.158) – 27
Trentino Alto Adige – (824) – 32
Sardegna – (646) – 9
Molise – (81) – 3
Toscana – (1864) – 9
Liguria – (923) – 49
Lombardia – (9.384) – 35
Sicilia – (1.234) – 50
Umbria – (525) – 12
Abruzzo – (490) – 15
Basilicata – (238) – 22
Calabria – (531) – 0
Lazio – (7.715) – 427
Piemonte – (1.920) – 98
Friuli Venezia Giulia – (894) – 1
Veneto – (2.119) – 18
Campania – (1.493) – 36

TOTALE – (34.751 aventi diritto) – 863 votanti