Leggo in un virgolettato attribuito a Franco Siddi che, per lui, a protestare l’8/7 contro l’Fnsi c’erano solo consiglieri dell’Ordine, contrattualizzati e oscuri agitatori. Dunque io dov’ero? Sognavo? Dormivo? Avevo la barba finta? E gli altri con nome e cognome?

Mettiamoci l’animo in pace: le polemiche, strumentalissime, sulla presunta “irruzione” (ma per favore…) dei giornalisti contestatori nella sede dell’Fnsi dello scorso 8 luglio dureranno a lungo.
Ognuno è libero di vederla come vuole e di portare acqua al suo mulino. Fa parte del gioco.
Io però c’ero e un’idea, perciò, me la sono fatta in diretta.
E’ stata una protesta forte, più per contenuti che per numeri, e inedita. Perchè non si erano mai visti i (presunti) tutelati manifestare contro il proprio (presunto, anzi molto presunto) sindacato.
Un segnale che qualcosa dovrebbe suggerire. Ma lasciamo perdere.
Fa specie, invece, leggere quanto si trova attribuito sul web, tra virgolette (ad esempio qui) e a quanto mi consta mai smentito, al segretario generale dell’Fnsi Franco Siddi a proposito della manifestazione di protesta.
Ecco: “A differenza di quanto è stato mostrato dai video realizzati e messi in rete ad arte, con campi stretti, in realtà alla ‘grandiosa manifestazione’ – avrebbe detto – hanno partecipato una cinquantina di persone compresi consiglieri nazionali dell’Ordine, a Roma per il concomitante Consiglio nazionale, i contrattualizzati garantiti e gli infiltrati di ben identificate forze politiche“.
Oibò!
A parte il fatto che non si vede perchè ai consiglieri dell’OdG dovrebbe essere vietato di partecipare alle proteste, come se ciò inficiasse il valore della protesta medesima, e a parte il fatto che non si vede perchè, con la medesima logica, alla stessa protesta non avrebbero dovuto partecipare i “contrattualizzati garantiti“: a mio modestissimo parere, se a un evento non partecipano solo i diretti interessati, ma fasce più ampie della categoria, forse il significato della contestazione aumenta in quanto più vastamente condiviso. O no?
E che dire degli “infiltrati di ben identificate forze politiche“?
Tanto per cominciare, io sarò anche un ingenuo ma di infiltrati non mi è parso di vederne, francamente.
Poi che vuol dire “ben identificate“? Come mai il segretario che vuol passare per uno che parla pane al pane e vino al vino, non dice espressamente a chi si riferisce? Quali forze politiche? Perchè allude senza fare nomi? E’ ciò trasparente e “giornalisticamente” accettabile? No, non lo è.
Ecco, a parte tutto questo, c’è però una cosa che mi fa precipitare in una profonda crisi di indentità.
Dunque: consigliere dell’Ordine non sono, contrattualizzato neppure, infiltrato neanche, non appartengo a forze politiche e, anche se appartenessi, non si capisce a quali, visto che Siddi non lo dice.
Quindi non esisto? Non c’ero? Ho sognato? Ho millantato? Sono tutte fantasie, bubbole, immaginazioni quelle che mi porto in testa sulla giornata romana? E tutti gli altri, poi? Gente che conosco per nome e cognome, che ho salutato, con cui ho parlato. Ombre anche loro?
Per favore, qualcuno mi svegli.
Oppure svegli Franco Siddi dalla sua pericolosa autoipnosi.