La pittrice fiorentina Elisabetta Rogai inventa una tecnica per dipingere usando solo rossi e bianchi. Opere che cambiano colore col passare dei giorni, proprio come i grandi vini da invecchiamento custoditi in botte e in bottiglia. O come il Ritratto di Dorian Gray…
Se potessero applicare direttamente al vino delle loro botti l’effetto “aging” che consente alle opere di Elisabetta Rogai, dipinte appunto con il vino, di acquisire in pochi mesi le tonalità ambrate o aranciate di un “grande vecchio” in bottiglia, non c’è dubbio che i produttori di Brunello o di Amarone farebbero carte false per impadronirsi del “segreto” dell’artista fiorentina. Ma il vino da bere non invecchia tanto alla svelta. A meno che, appunto, non sia “dipinto”.
E’ certamente più che una curiosità la notizia, lanciata non a caso alla vigilia delle anteprime vinicole toscane, dell’invenzione di una tecnica pittorica che consente di dipingere usando esclusivamente il vino. Quello e solo quello, naturale al 100%, senza aggiunte, diluizioni, fissativi. E con un effetto sorprendente: già dopo qualche mese, il trascorrere del tempo si fa sentire e i colori sulla tela virano, passando dalla vivacità giovanile alla calda sobrietà della vecchiaia. Dopodichè il fenomeno si arresta e i toni si fissano definitivamente, senza sbiadire.
Un po’ uguale e un po’ il contrario di quanto accadeva al celebre ritratto di Dorian Gray, insomma. Perché anche in questo caso il dipinto muta col passare dei giorni, ma non peggiora esteticamente. Anzi, casomai migliora.
Un miracolo? Un caso? Ovviamente no. Solo il frutto di una felice intuizione su cui la Rogai (per la verità non nuova a certe pensate: sua ad esempio l’idea di dipingere sul denim, il tessuto dei blue jeans) ha a lungo lavorato, sperimentando e coinvolgendo la scienza per superare ostacoli tecnici come la densità del vino, la volatilità dell’alcol e l’evidente limite nella “tavolozza” dei colori.
Ora che il metodo è stato messo a punto, comincia il roadshow: dal 13 al giovedì 17 febbraio tutti e cinque i dipinti già pronti saranno esposti nell’appena restaurata fortezza di Montepulciano, dove si terranno le anteprime del Vino Nobile, dopodichè seguirà un tour per le principali cantine “artistiche” italiane e quindi l’immancabile approdo primaverile del Vinitaly di Verona (7-11 aprile).
A volte, come diceva Omero (e Leonardo Sciascia), il mare ha il color del vino. In questo caso non è il mare, ma la tela. Non è esattamente la stessa cosa, però rende l’idea.