Il marchese Mariano Fontecilla de Santiago Concha, 89 anni, ex ambasciatore del Cile in Italia, visita a Firenze la mostra “Da Boldini a De Pisis” di Villa Bardini e si commuove davanti al ritratto della “Signora in rosa” dell’artista ferrarese: “E’ mia madre”.

A volte ci sono delle storie belle da raccontare, anche se non si riferiscono a fatti epocali ma piuttosto a scene di vita quotidiana e avvenimenti personali. Capaci però, in certe circostanze, di diventare di tutti. E a volte bastano da soli a costituire la motivazione per fare qualcosa, andare a curiosare, vedere una mostra.
Eccone una, che riporto riprendendola pari pari dal comunicato stampa che Riccardo Galli, responsabile dell’ufficio stampa dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze (e vecchio fiuto da giornalista) ha appena diffuso.
Non c’è dubbio che la voglia di fare un salto a Villa Bardini la vicenda fa venire, anche perchè l’esposizione merita…
L’ambasciatore Mariano Fontecilla de Santiago Concha non ha saputo trattenere la commozione davanti allo splendido ritratto di Giovanni Boldini, esposto a Villa Bardini, che raffigura ‘La signora in rosa’. ‘’E’ mia madre’’, ha quasi sussurrato guardando estasiato quella distinta signora dal corpo slanciato che sorride al visitatore, appoggiata su un divanetto. Il dipinto è una delle opere più celebri esposte nella mostra ‘Da Boldini a de Pisis’ allestita a Villa Bardini fino al 19 maggio e che ha una sezione anche alla Galleria d’Arte moderna di Palazzo Pitti, riunendo capolavori provenienti dalle gallerie ferraresi danneggiate dall’alluvione.
Il marchese, 89 anni portati splendidamente, e’ arrivato apposta da Roma (dove ha partecipato all’insediamento di Papa Francesco) proprio per vedere per la prima volta nella sua vita il celebre dipinto realizzato a Parigi dal pittore ferrarese nel 1916, che ritrae sua madre Olivia, il cui nome completo è Olivia Concha de Fontecilla, scomparsa nel 1977.
Con eleganza mista ad un leggero imbarazzo, ha voluto farsi fotografare davanti al quadro rivelando poi anche un piccolo aneddoto familiare. Il nobile, che è stato ambasciatore del Cile e ricopre tuttora incarichi onorari presso il ministero degli esteri del suo Paese, ha infatti raccontato che, proprio sulla ‘Signora in rosa’, era sorta una vertenza giudiziaria tra il pittore e la famiglia Concha de Fontecilla in quanto Boldini, prossimo alla cecità, un volta finito il ritratto se ne era innamorato a tal punto (lo considerava infatti un’opera di passaggio e di crescita della propria poetica) da non volerlo consegnare ai committenti. Nacque una causa che poi si tramutò in transazione quando Boldini cedette un altro ritratto più piccolo della bella Olivia, un’opera che oggi è in Cile proprio nella casa dell’unico figlio della dama e cioè il nostro ambasciatore
“.
I teneri di cuore sono avvertiti.
DA BOLDINI A DE PISIS – FIRENZE ACCOGLIE I CAPOLAVORI DI FERRARA
Villa Bardini – Costa san Giorgio 2 – Firenze
Orario: da martedì a domenica 10-19; aperto domenica e lunedì di Pasqua
Per informazioni (biglietteria) – Tel. 055 2638599

Parcheggio gratuito nel piazzale del Forte di Belvedere