Con una mossa tipica del più tipico autolesionismo interista, l’ex centrocampista, dirigente e allenatore rossonero starebbe per essere annunciato come il nuovo tecnico dell’Inter, dopo il divorzio tra la società e Benitez. Qualunque sia la ragione (stima per l’uomo? Dispetto al Milan?) si tratterebbe di un autentico autogol. Massimo: dai ascolto ai tifosi (e a Mazzola) e ripensaci. Anzi: richiama Mou…

Premettiamolo: niente di personale da dire su Leonardo. Simpatico, bravo, corretto, intelligente, navigato, probabilmente desideroso di rivalsa e quindi motivato. Ha tutto, insomma, per diventare l’allenatore dell’Inter. Anzi, ha una cosa di troppo: è milanista. Un milanista doc, che in via Turati è stato giocatore, dirigente e allenatore. Un uomo-immagine del milanismo. Un cocco di Galliani. Quanto basta per essere indigeribile alla tifoseria.
Come? Ha mandato a quel paese Berlusconi? Galliani e i cugini non sarebbero affatto contenti del ribaltone del brasiliano? E chi se ne frega. Noi interisti un rossonero sulla panchina (dei campioni d’Europa, oltretutto, quelli del triplete alla faccia della loro invidia) non lo vogliamo.
Se davvero Massimo Moratti scegliesse lui per sostituire il (giustamente, dopo le improvvide sparate di Abu Dhabi) licenziato Benitez, prima che un dispetto ai cugini lo farebbe ai propri tifosi. Sarebbe insomma una decisione puramente autolesionistica di fronte alla quale si rischierebbe una sollevazione popolare. Come ha detto ieri un collega interistissimo, Aldo Fiordelli: “Se arriva Leonardo mi prendo un anno di tifo sabbatico”.
Le prese di distanza, non a caso, arrivano da tutte le parti. Perfino Sandro Mazzola, commentando gli eventi, ha detto che “non riuscirebbe a capacitarsi” della decisione.
Ora, è vero che noi interisti siamo maestri di tafazzismo, insuperabili nel rovinarci la festa da soli, geni dell’autogol. Vero anche che mai Moratti ha azzeccato un cambio in corsa. Ma anche dando al presidente tutte le ottime ragioni che ha (insisto: l’uscita di Rafa dopo Inter-Mazembè era intollerabile, in pratica un’autolicenziamento), gli rivolgo una pubblica supplica: no, Leonardo no!
E aggiungo: sì, Mourinho sì. Facci sognare e riporta in nerazzurro lo special one, l’unico che possa degnamente sedersi sulla panchina del mago Helenio Herrera.