L’addio all’ultimo, grande campione della velocità “pane e salame”. Lontano dal divismo un po’ per carattere proprio e un po’ per volontà altrui. Riservato e tagliente. Uno a cui la guerra fredda, anche sportiva, gli aveva fatto un baffo.

Come tutti i campioni sportivi che hai adorato durante la tua adolescenza, ti sembrava che anche lui non dovesse invecchiare mai. E ogni volta che ripensavi a certi grandi successi, ti pareva che questi risalissero, se non a ieri, a non oltre l’altroieri.
Ovviamente anche per Pietro Mennea il tempo era passato.
Eppure nemmeno i capelli grigi e qualche chilo in più gli avevano strappato dalla faccia quella sguscia un po’ caricaturale e l’espressione patibolare che aveva a vent’anni, all’epoca dei velocisti pane e salame, tutti talento e allenamento, senza le sospette masse muscolari o le esasperazioni tecniche venute poi.
Un grande dell’atletica, Mennea. Che forse non ha saputo, o voluto, sfruttare fino in fondo i vantaggi che anche da ex una carriera straordinaria avrebbe potuto regalargli.
Sempre un po’ disallineato, sempre un po’ polemico, sempre paladino di cause spesso tanto giuste quanto perdute in partenza.
In viso, lo stesso atteggiamento un po’ risentito verso il mondo che aveva a volte anche dopo aver tagliato il traguardo da vincitore, quando roteava il pugno in basso come inveendo contro i suoi detrattori, a mo’ di rivincita, di rivalsa, di “ve l’avevo detto, accidenti, e ora vi prenderei a cazzotti“.
Pietro Mennea era uno a cui gli giravano spesso.
Non ho mai capito se e fino a che punto la sua posizione defilata di ex campionissimo fosse dovuta alla scelta naturale di un carattere schivo o all’emarginazione di una personalità troppo tagliente per stare comoda nel placido mondo dei monumenti sportivi.
Non sapevo che fosse malato. Ma ho ancora ben stampato in mente il titolo della pagina sportiva de “Il Giorno” del 1972 (mio padre lo leggeva perchè ci scriveva Gianni Brera), quando appena ventenne fece il suo primo exploit cronometrico: “Mennea, 20″ e 4!“.
Era nata una stella.