La manovra finanziaria è una cosa complessa, quindi perfetta per l’esercizio preferito dagli italiani: il bar sport.
Al piano nobile del bar sport c’è invece la sala da thè, dove si approfondiscono le notizie già lette e commentate a caldo al pianterreno.
La sala da the è regno incontrastato dei soloni che pontificano in chiave politica: quelli che non valutano cioè (perchè non sanno farlo) quanto accade, ma smistano le notizie secondo presunte categorie di appartenenza ideologica e, quindi, di benemerenza. Ovviamente soggettiva.
E’ appunto in corso sui social un’entomologica esegesi sulla manovra del governo, i cui contenuti vengono giudicati a priori in base al fatto che siano “di destra” o di “sinistra”, esattamente come succede con le più varie “dichiarazioni”, che sono buone o cattive non secondo il contenuto, ma secondo la collocazione politica di chi le pronuncia.
Ma siccome il governo gialloverde è una miscela di un po’ di tutto, ciò che rappresenta al tempo stesso la sua debolezza e la sua forza, lo spettacolo dei distinguo dei commentatori su ogni singola virgola è pietosamente imperdibile.