di ANDREA PETRINI
Cannonau di Sardegna Riserva “Josto Miglior” 2000 Antichi Poderi Jerzu: dedicato al fondatore della cantina, è ancora vivo e selvaggio, come l’Ogliastra dove nasce.

 

Spesso trascorro le mie vacanze in Sardegna e in particolare a Bari Sardo, nella splendida Ogliastra, enoicamente parlando un areale produttivo molto esteso, a forma di anfiteatro, dove i pendii del Gennargentu conducono fino alle sabbie bianchissime e alle mille sfumature blu del mare.

E’ il regno del Cannonau, un vitigno che, pur essendo coltivato in tutta l’isola, trova nell’Ogliastra, soprattutto a Jerzu, il suo territorio di elezione: proprio da questa sottozona proviene infatti oltre il 30% della produzione.

E siccome Bari Sardo è a pochi chilometri da Jerzu, non mi sono fatto scappare la possibilità di visitare Antichi Poderi Jerzu, cooperativa fondata nel 1950 per volere del medico Josto Miglior (un personaggio leggendario in Sardegna) che, col passare degli anni, è diventata un punto fermo dell’economia della zona con 430 soci e 500 ettari di vigne condotti nei comuni di Jerzu, Ulassai, Osini, Gairo, Cardedu e Tertenia.

Tra i tanti assaggi effettuati in cantina, grazie alla squisita gentilezza del direttore generale Franco Usai, mi ha particolarmente colpito quello del vino dedicato al fondatore, il Cannonau di Sardegna Riserva “Josto Miglior” del millesimo 2000. Wow!

Proveniente dalle uve dei terreni più vocati, dopo un quarto di secolo questo Cannonau in purezza è ancora estremamente vivo ed energico, con profumi secondari che ammiccano a ciliegie e cioccolato, peonie e lentisco, tabacco dolce, mirto e iodio. Il sorso, ancora giovanissimo, è ancorato ai due principi organolettici che in quegli anni erano in voga: concentrazione e avvolgenza.

Un vino, insomma, che nemmeno oggi passa inosservato e rappresenta in pieno la bellezza ancora selvaggia del territorio ogliastrino.

 

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