Mi chiamo Stefano Tesi, sono un giornalista professionista e Alta-Fedeltà.info è la testata giornalistica da me ideata, fondata e che dirigo.
Esercito da sempre la professione come libero professionista, sono cioè un freelance. Per scelta e per vocazione.
Collaboro e ho collaborato con un’infinità di testate nazionali cartacee, quotidiane e periodiche, radiotelevisive e digitali tra cui, oggi, Touring, James, National Geographic Italia, Guide Post, Il Settimanale ed altri.
Ho cominciato nel 1987 al Giornale con Indro Montanelli, dove ho imparato tutto o quasi del mestiere e, sempre da libero professionista, ho collaborato come corrispondente di fatto dalla Toscana fino al 2014, rifiutando le proposte di assunzione per avere le mani più libere e mettere meglio a frutto il mio tempo e le mie competenze professionali.
Pazzo a rinunciare a un’occasione come quella? Molti pensano di sì, ma io non ho rimpianti.
Solo grazie a questa fondamentale scelta ho potuto occuparmi (e mi occupo ancora) anche di reportage di viaggio, cultura, critica musicale, spettacolo, attualità, economia, agricoltura, enogastronomia, paesaggio, costume, stili di vita da tutto il mondo (108 paesi visitati, salvo errori) per molte testate importanti. Ho pure trovato il modo, tra le altre cose, di dirigere giornali e di fare per un po’ il caposervizio all’economia al Giornale della Toscana. Ho lavorato e lavoro per mensili, settimanali, quotidiani, radio, tv, web: Sole/24 Ore, TG2, Panorama, La Nazione e tanti altri.
Quello del freelance è insomma un mestiere che – nel bene e nel male – conosco come le mie tasche.
Sono stato chiamato a insegnarlo nel biennio 2007/8 all’Istituto di Formazione per il Giornalismo “Walter Tobagi” di Milano e a tenere decine di lezioni sull’argomenti in scuole e università, corsi di formazione OdG e seminari. Lo faccio tuttora.
Con l’esperienza da libero professionista, mi sono fatto sul campo una vasta cultura in materia di controversie e di lavoro giornalistico: dal 2005 al 2018, unico in Toscana, ne sono stato consulente per il Tribunale di Firenze (Albo CTU, sezione esperti, n° iscrizione 8171) .
Poichè le faccende professionali mi stanno a cuore, anni fa ho fondato e vicepresieduto Neos, l’associazione italiana dei giornalisti di viaggio, e fondato e presieduto fino al 2018 Aset (www.asettoscana.it), l’associazione della stampa enogastroagroalimentare toscana. Oggi sono socio Gist, Gruppo Italiano Stampa Turistica, dove in passato sono stato delegato regionale e consigliere nazionale.
Alta-fedelta.info fa parte, inoltre, del “network” IGP, acronimo de “I Giovani Promettenti”: sei colleghi discettanti di enogastronomia che, a turno, ospitano nei propri blog un articolo scritto dagli altri. Una specie di “giornale diffuso“.
Nel 2024 sono stato nominato accademico corrispondente della Accademia Italiana della Vite e del Vino.
Per fortuna non mi occupo solo di giornalismo. Mi occupo anche (a volte soprattutto) delle passioni che spesso ho avuto la fortuna di poter trasformare in lavoro: la musica, i viaggi, i libri, le tradizioni, la società, le idee, il mondo rurale, i beni culturali, il costume, l’Inter (eh già!), sole&acciaio. Il mio chiodo fisso: il natio borgo selvaggio nelle Crete Senesi.
Il parlar aspro? Una questione di carattere, prima di tutto, e poi di professionalità.
Come in “Quasi Famosi”, quando il critico rock Lester Bangs dice al giovane aspirante collega: “Sii onesto. Onesto e spietato“. Una lezione di giornalismo a tutto tondo. Così io, nel parlar, voglio esser aspro. E magari spietato, se necessario (e solo se necessario).
Ma anche corretto e cortese: questo è un blog amministrato e professionale in cui le espressioni offensive e il bar sport sono banditi.
Alta Fedeltà è infatti a tutti gli effetti un giornale e risponde alle norme deontologiche della professione giornalistica. Questione di responsabilità verso i lettori e l’opinione pubblica.
Non è un caso unico, ma è certamente raro.
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