Mi sento in una botte di ferro.
O in un ferribbotte che imbarca acqua e sta colando a picco, non ho ancora deciso.
Giuseppi e i suoi sodali blandiscono il popolo bue vaneggiando di contributi per l’acquisto di monopattini e di permessi per raccogliere lumache, mentre qualche milione di autonomi e liberi professionisti non incassano una lira da mesi, ne incassavano poche già prima e quindi il prestito, ammesso che le banche glielo diano, sarà di qualche spicciolo. Prospettive realistiche, zero. Il primo del mese scorso, elemosina di 600 euro, per questo si parla di mille, ma oggi è già il 7 maggio e ancora si aspetta di capire di preciso se, quando, come, chi. Intanto spese e bollette fioccano, tra i sarcasmi di chi il 27 incassa dallo stato a vita e ha le ferie pagate.
In compenso, per far posto alle salvifiche piste ciclabili stanno smantellando i parcheggi per le auto: sarà da ridere quando la gaia primavera e la solatia estate saranno passate, pioverà, farà freddo, la temperatura rifaciliterà il contagio e ci sarà da spostarsi su mezzi pubblici coi posti dimezzati, le sedute alternate e la cancellazione dei viaggi in piedi.
Interessanti anche gli incentivi ad andare in vacanza visto che nessuno – per mancanza di reddito, di sicurezze sanitarie e di comfort – vuole nè ci può andare. Per l’inverno forse studiano funivie unipersonali e il carcere per chi, sfiorando un altro dopo aver perso il controllo degli sci, viola le norme sulle distanze di sicurezza.
Per fortuna le casse pubbliche festeggiano: dopo che a Milano i ghisa hanno multato i ristoratori che protestavano attirandoli con l’inganno di un “controllo”, il governo studia una tassa su qualunque insulto al premier, ministri e leader politici, è la trovata per ridurre in due anni il debito pubblico a zero.
Franceschini mangia pesce tutti i giorni alla ricerca del fosforo per rammentare di essere ministro del turismo.
Intanto la malavita, sotto la guida dei boss liberati, si accinge a sostituire lo stato sociale e al mantenimento dell’ordine pubblico.
Del resto, ogni Giuseppi ha un prezzo.
