Alto, asciutto, distinto. Forse nordico. Giacchina azzurra attillata, pantalone in tinta. Chioma candida.
È lui che, all’ingresso degli assediati wc del Vinitaly, si autonomina vigile urbano del traffico minzionatorio. Appartiene all’intenso flusso dei soggetti in entrata e, quindi, titolari di quelle necessità impellenti che non conoscono età, ceto, censo, professione. Gli fa riscontro il flusso opposto di pari intensità dei sorridenti che, un po’ inebetiti dall’ alcool e evidentemente liberati, lasciano le turchette tecnicamente dette “licite”.
Indifferente a sbuffi e accidenti, essendo stato preceduto sulla porta da uno in uscita, lui con signorile cortesia trattiene l”uscio e li fa passare. Tutti. Mentre dietro la coda trattiene, bofonchia, ruggisce. Ma nulla. Lui sorride e saluta tutti: buongiorno, buongiorno, buongiorno.
Se stasera trovassero un cadavere che galleggia sull’Adige, sappiamo già a chi appartiene.