E’ mancato a soli 72 anni Carlo Gardini, uomo garbato e rassicurante come pochi. A Donatella e Violante Cinelli Colombini le condoglianze più sincere. Le esequie oggi 12/3 alle 16.00 nella Chiesa di San Pietro e Andrea a Trequanda. Non fiori, ma un contributo al progetto “Un’ambulanza per Carlo”.
Ci sono notizie che non solo non vorresti mai ricevere, ma che fai fatica ad accettare come vere. Anche quando tutto pare ineluttabile, c’è sempre la speranza che, con l’incredulità, ti aiuta a convincerti che in qualche modo le cose possano risolversi.
Nel caso di Carlo Gardini, mancato ieri ad appena 72 anni, purtroppo non è andata così.
Raramente mi è capitato di incontrare una persona garbata, sobria, pacata come lui. Sempre cordiale ma senza smancerie, sempre sobrio, capace di stare al proprio posto e di fare bene il proprio lavoro, ma facendo comunque sentire la propria rassicurante presenza, con un sorriso sincero ma composto, una cordialità spontanea e misurata.
Da sempre una presenza imprescindibile, e indispensabile, per una moglie piena di iniziativa e di visibilità come Donatella Cinelli Colombini, donna del vino famosissima, sempre attiva, di cui Carlo ha fatto per decenni da silenzioso ma solidissimo, infaticabile principe consorte, saggio consigliere, affidabile sponda.
Ci conoscevamo da oltre trent’anni e abbiamo parlato tante volte di tante cose, certamente non solo di vino e di Brunello. Era capace di argomentare con una lucidità e un realismo invidiabili anche le circostanze più delicate, senza mai una parola fuori posto e sempre coi toni e gli aggettivi giusti. Era davvero un piacere a prescindere incontrarsi.
Ora non potremo più farlo, al Colle o a Montalcino, e onestamente è difficile crederci
Non mi vergogno a dire che il suo è stato un destino infame, frutto di circostanze sfortunatissime di cui, davvero, è arduo farsi una ragione.
Vale atque vale.