Il cosiddetto punto di non ritorno è quello stadio indefinito di un certo percorso oltre il quale non si può più tornare indietro.
Per definizione è difficile da individuare, è mobile, è soggettivo. Spesso è teorico e più spesso ancora è uno spauracchio da agitare anziché una soglia concreta, un traguardo infelice ma evocato piuttosto che raggiunto.
Lo pensavo fino a poco fa, quando ho letto la bozza del cosiddetto DPCM di agosto.
Ora so che indietro non si può tornare davvero, quindi sotto coi forconi.
