I sindacati degli autisti dei corrieri sono al lavoro per ottenere al più presto, senza se e senza ma, l’inclusione della suonatura del campanello tra le attività logoranti e le cause di malattia professionale riconosciute alla categoria.
E’ infatti comprovato da inoppugnabili ricerche che l’impegnativo gesto di alzare l’avambraccio e distendere il dito indice per premere il pulsante potrebbe risultare esiziale per la salute del lavoratore.
Lo dimostra quanto appena accaduto davanti al mio cancello e immortalato dall’inesorabile telecamera: il furgone arriva, si ferma a un millimetro dal serramento, l’autista scende, apre il portellone, estrae il pacco, col pacco in mano si avvicina al campanello, lo scruta da vicinissimo per assicurarsi che l’indirizzo sia esatto e poi, evidentemente colto da paresi funzionale, anzichè suonare abbandona il collo lì davanti, sul selciato fradicio, ritenendo superfluo avvertire della consegna o prevenire l’intervento di eventuali ladri, ben lieti di sottrarre qualcosa di lasciato ottusamente fuori dall’ingresso dell’abitazione.
O forse era solo un cretino molto educato che aveva paura di disturbare.