Alla Leopolda – di fretta, nel traffico infernale e sotto la pioggia – ieri sera sbarcano vignaioli e giornalisti. E, dopo un’intera giornata di ignavia e di parcheggio selvaggio, come falchi calano in zona i “vigili a orologeria” per il più facile dei raid pro casse comunali.

Vabbene che il sindaco di Firenze Renzi ha le sue gatte da pelare a far funzionare la nuova ma singhiozzante tramvia. Vabbene che la tranvia medesima è costata il doppio del previsto e che (quasi) tutti i modi sono buoni per racimolare i soldi per pagare il conto. Vabbene che le regole e i divieti vanno rispettati. Va bene tutto.
Ma resta particolarmente e comunque odioso mandare i vigili a multare ad hoc la gente proprio nelle occasioni in cui si sa che ci saranno assembramenti dettati dalla convergenza di eventi affollati, maltempo, traffico in panne, automobilisti ignari.
E’ successo ieri sera attorno alla Leopolda, dove dalle 19.30 in poi si teneva la cena di gala offerta dal Consorzio del Chianti Classico a giornalisti e produttori: qualche centinaio di persone che, vista l’ora e la giornata piovosa, non avevano alternative che recarsi sul posto in auto. Sull’intera area circostante (molto circostante) vige il divieto assoluto di sosta, essendo i parcheggi riservati ai residenti. Il parcheggio all’ingresso delle Cascine è chiuso da tempo. I viali intasati per l’ora di punta e il maltempo. Le due grottesche rotatorie di Ponte alla Vittoria e di Porta a Prato costituivano un disincentivo assoluto all’idea di “saltare” la fermata dell’ex stazione per andare in cerca di un avventuroso posto per l’auto e correre il rischio di ingolfarsi in mezz’ora di ulteriore coda.
E’ vero: a 100 metri dalla Leopolda un grande parcheggio c’è. E’ quello, omonimo e sotterraneo, della Firenze Parcheggi in via Gabbuggiani. In pratica il punto obbligato in cui lasciare la macchina per chiunque si avventuri nei paraggi. Tanto obbligato da costare la modesta somma di 1,5 euro l’ora. In pratica, calcolando che la serata finisse verso le 23.30, la bellezza di 6 eurini regalati alle casse pubbliche. Non proprio due spiccioli, che forse la gente avrebbe volentieri risparmiato.
Ma non è questo il punto. Il punto è che (a parte l’eventualità che gli utenti venuti da fuori ignorassero l’esistenza del parcheggio, o che banalmente non l’avessero visto, considerata l’oscurità, la pioggia, la fretta, etc) per tutto il giorno il sottoscritto ha fatto la spola tra la Leopolda e l’Hotel AC, ov’era alloggiato, e ha visto nell’arco della giornata e a ogni ora decine di auto in divieto di sosta nell’area incriminata. Ma mai l’ombra scura di un vigile in strada, nè quella rosea di una contravvenzione sui parabrezza.
Eppure, guarda caso, il braccio inesorabile della Legge si è abbattuto con inflessibile lena nell’inusuale orario delle 20.30, sfidando fame, pioggia e freddo, ma soprattutto avendo la certezza di “pizzicare” in divieto di sosta parecchie decine di automobilisti che – sempre casualmente, è ovvio – partecipavano all’annunciatissima e prestigiosa cena chiantigiana. Un’occasione imperdibile per fare una bella strage. Multe come rena, in serie, macchina dopo macchina, con grande zelo e puntiglio.
E bravi vigili. Bravo sindaco. Formalmente ineccepibili.
Ma profondamente…
Ora, mi chiedo: in una città dove il caos automobilistico impera, dove la regola della sosta in doppia e tripla fila è la norma, dove i motorini passano a destra, a sinistra e pure al centro, dove dopo le 17 le strade e i viali si trasformano in una bolgia dantesca e strombazzante ma dove, vivaddio, si tengono anche eventi di richiamo e ove si possono riscontrare difficoltà oggettive a parcheggiare (per qualche ora, non a giornate intere, e dopo cena…), è proprio impossibile usare il buon senso e lasciar correre se qualcuno è un po’ indisciplinato? E’ o non è, la Leopolda, uno dei “contenitori” più à la page della città per mostre, fiere, spettacoli, kermesse? Come si può pensare che la gente ogni tanto non abbia bisogno di parcheggiarci intorno?
Ah, ma forse mi sbaglio. Forse è proprio perchè so che molta gente può aver bisogno di parcheggiarci intorno, e spesso, che io altrettanto spesso ci mando i vigili. Ma a orologeria, quando so di fare parecchio incasso con poca fatica, perchè la gente è tranquilla, sa che l’auto è in divieto senza però dare noia a nessuno, senza intralciare nessuno, di sera.
Poi, per il resto della giornata, ciccia…
Vabbè, beviamoci sopra. Alla salute del sindaco e dei vigili.
Chianti Classico, è ovvio.