Sì, lo so, ho mancato il giubileo dell’evento (1969-2019) anticipandolo di un anno. E ho padellato l’anniversario superandolo di un paio di settimane. Ma se si pensa che tutto è avvenuto praticamente per caso, qualche suggestione c’è.
Accade che vengo invitato come giudice al concorso enologico internazionale del PLMA, che si svolge ad Amsterdam.
E accade che, tra tutte le centinaia di hotel che ci sono nella capitale olandese, l’evento e il mio alloggio siano proprio all’Hilton, in Apollolaan.
Lì per lì non ci faccio caso.
Poi però, una volta sul posto e vista la facciata della location (qui), mi si accende la classica lampadina: l’albergo è proprio quello!
Quello in cui, dal 25 al 31 marzo del 1969, gli sposini John Lennon e Yoko Ono inscenarono il famosissimo bed-in pacifista le cui foto fecero il giro del mondo e che ancora campeggiano, un po’ civette e un po’ nostalgiche, nelle vetrine (ad esempio, qui) dei negozi cittadini.
E allora, ratto ratto, la prima cosa che ho fatto dopo aver lasciato la valigia in camera è stata correre all’ascensore, salire al settimo e ultimo piano, percorrere fino in fondo il lungo corridoio e andare a vedere se esiste ancora la leggendaria suite imperiale, ovvero la stanza 702, dove la coppia più famosa del r’n’r trascorse la luna di miele.
Ebbene, non solo c’è, ma è diventata un luogo di pellegrinaggio, con tanto di targa-logo celebrativa, che ovviamente ho fotografato e che vedete in apertura.
Sembra passato un secolo, che in realtà è solo mezzo, e certe cose fanno forse un po’ sorridere. Però, insomma, ci sono ricorrenze che sono entrate a far parte della cultura pop dei nostri tempi e io non se sono immune.
Così, dedicati alcuni secondi all’omaggio di quei giorni tanto ruggenti quanto ingenui e forse perfino sopravvalutati, mi sono rimesso i panni del serio degustatore.
Eppure, lo confesso, nel silenzio tombale delle sedute di assaggio, nascosto dalla lunga tovaglia il mio piedino batteva il tempo e il mio inconscio continuava a canticchiare, ossessivo, give peace a chance