di CARLO MACCHI.
Tra 23 portate di fritto, 4 ore di cena e 6 al volante con lo stomaco pieno e il finestrino spalancato per non cadere in catalessi, visioni onirico-mistiche e 3 bottiglie in corpo, Charlie da Poggio Bonizio ci racconta una delle migliori cene (e delle peggiori notti) della sua vita…

La notte peggiore della mia vita l’ho passata grazie ad una delle cene migliori che essere umano possa immaginare. Carne cruda battuta al coltello e fonduta con tartufo per partire, agnolotti al plin e tagliolini al ragù giusto per iniziare a fare sul serio e, come piatto forte solo… 23 portate di fritto misto piemontese! Quattro ore di goduria unica a cui purtroppo seguirono 6 ore di guida, da Priocca a Poggibonsi, viaggiando a finestrino aperto perché non dovevo addormentarmi e vedendo così più volte la Madonna. Ma non potevo non essere a casa nella primissima mattinata e chi doveva darmi il cambio alla guida dormiva di gusto, grazie anche a tre bottiglie (Barbera, Barbaresco e Barolo nell’ordine) bevute senza parsimonia.
Ma il santo protettore dei mangiatori di fritto misto piemontese mi tenne la mano sulla testa e tutto andò per il meglio.
La cena si era svolta in un locale accogliente, concreto, ben gestito, con una grande carta dei vini e soprattutto dotato di una cucina fantastica: Il Centro a Priocca.
L’accoglienza al Centro si “incentra” sul fattore E. Enrico Cordero in sala e sua moglie Elide in cucina. Questa coppia di bravissimi ristoratori sono oramai un istituzione in zona. Enrico confessa sottovoce di stare al Centro da cinquanta anni, in cui però si includono gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, quando il padre Pietro e la madre Rita gestivano già quella che allora era un’osteria che proponeva piatti tradizionalissimi. Il passaggio di consegne è avvenuto in maniera soft e oggi Elide è l’anima di una cucina che ha mantenuto intatte le caratteristiche di autenticità, bontà e concretezza, concedendosi però anche qualche innovazione stilistica.
Innovazioni che incontriamo anche nella prima saletta, arredata con gusto ed eleganza, mentre la grande sala ha caratteristiche leggermente d’antan, che però si fondono alla perfezione con quello che il locale propone.
La proposta dei due E si condensa semplicemente in una P, ovvero il Piemonte: quei piatti che tutti, una volta in Langa (anche se qui siamo nel Roero) vorrebbero gustare al meglio. Qualcuno lo avete già gustato all’inizio: aggiungerei l’insalata di cappone di Morozzo, il patè di petto d’anatra, oppure il fegato di vitello con cipolle caramellate, per non parlare del bollito o della mitica finanziera. Mi fermo qui, ma dovrei citare anche il carrello dei formaggi, che Enrico presenta con orgoglio. Insomma, avrete capito che al Centro il rischio è di farsi del male, anzi, del gran bene!
Un gran bene che si amplia grazie alla carta dei vini, dove il Piemonte giusto, quello dei grandi nomi è proposto a prezzi correttissimi, magari affiancato da nuove proposte che Enrico tiene costantemente sott’occhio. Una carta che gli appassionati sfogliano con curiosità e profonda attenzione, alla ricerca della chicca che sicuramente troveranno.
Non vi nascondo che mentre scrivo le papille gustative sono partite per la tangente e stanno ricordandosi della soffice consistenza del tagliolino, che solo qui, grazie alla sua presunta leggerezza, si riesce a mangiare “aspirandolo” dal piatto. In bocca però gli oltre 20 tuorli per un chilo di farina si sentono tutti, anche se la la consistenza e la bontà è sempre da eccesso di libidine.
Insomma: la mano di Elide è pari solo alla gentilezza e disponibilità di Enrico e non vi nascondo che nel migliore dei mondi possibili io dovrei vivere al Centro, accudito come solo i due Cordero sanno fare.
Pensando ai piatti di Elide divento poetico e rimembrando il Leopardi ( che, poveretto, mai potette apprezzare cotanta cucina) i versi escono spontanei (mica come gli agnolotti che ci vuole una vita a farli bene) facendovi capire come, al Centro, io ci starei all’…Infinito.
Sempre caro mi fu quest’ermo Centro
….Così, tra questa immensità di gusto
s’annega il pensier mio nel ragù
e il naufragar m’è dolce in questo plin
.

Ristorante il Centro, via Umberto I,12040 Priocca (CN)
Tel. e fax 0173616112
www.ristoranteilcentro.com
Chiuso il Martedì
Prezzo medio: 50-55 Euro vini esclusi

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