di ANDREA PETRINI
Più che il tutù, insomma, il Rosato 2015 di Podere Sanlorenzo è adatto a indossare una tuta ginnica da atleta muscoloso. Non a caso, si addice alla bistecca…

 

Luciano Ciolfi, anima di Sanlorenzo, ci è “ricascato” e, dopo aver prodotto nel 2014 il suo primo rosato, ha deciso di concedere il bis visto l’enorme successo di vendite avuto.
E così, anche nel 2015, annata dalle temperature bollenti e totalmente agli antipodi rispetto alla precedente, il nostro bravo vignaiolo di Montalcino ha deciso di allietare di nuovo i palati di noi appassionati di vino proponendo un rosato da Sangiovese.
Il colore del vino, un rosato molto intenso la cui scala cromatica supera abbondantemente il chiaretto, fin da subito fa percepire che di fronte a noi un liquido che più che ballare sulle punte come un’abile ballerina è in realtà un abile centometrista dotato di muscoli e vigore agonistico.
Tutte le nostre supposizioni vengono ovviamente confermate al naso dove il rosato di Sanlorenzo denuncia il carattere dell’annata ovvero mostra i muscoli e tutto l’ardore di un Sangiovese in purezza dove la ciliegia sotto spirito assieme a sensazioni di fiori secchi e note iodate rappresentano un quadro aromatico di grande impatto e che non lascia spazio ad ulteriori interpretazioni. Luciano è un vignaiolo vero e così sono i suoi vini ovvero sinceri e territoriali fino al midollo.
Il sorso è coerente e la sua struttura e un leggero tannino non fanno altro che evidenziare che questo Rosato, alla cieca, potrebbe essere tranquillamente scambiato per un ottimo rosso da Sangiovese.
Come si dice a Roma, è la morte sua se abbinato ad una ottima bistecca al sangue.
Bravo Luciano, avanti così!

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