di LUCIANO PIGNATARO
Finora la grande maggioranza era pensata per essere consumata entro l’anno. Prove inconfutabili dimostrano invece che un progetto di lungo termine potrebbe dare risultati straordinari. E nell’area Sannio doc, in effetti…

Tanti vini resistono al tempo, ma, come si sa, pochi migliorano. Tra questi il Fiano e gli ultimi studi scientifici dell’equipe coordinata da Luigi Moio è giunta alla conclusione che si tratta di un vitigno capace di sviluppare sentori sempre più interessanti.
Il punto vero è che sinora nessuno ha ragionato sul serio per fare dei Fiano sui tempi lunghi, anzi, la stragrande maggioranza delle etichette è stata pensata per essere consumata nell’arco di un anno. In Irpinia una pattuglia di produttori sempre più robusta ha avviato un discorso di attesa di almeno un anno, Marsella arriva a due, anche se le pressioni del mercato per il consumo sono incredibili.
Prove sempre più inconfutabili dimostrano invece che un progetto di lungo termine potrebbe dare luogo a risultati straordinari. Ci spostiamo di una trentina di chilometri, di questo si tratta, dall’areale docg del Fiano alla Sannio doc del Taburno dove i bianchi in più di una occasione hanno dato prova di longevità, dalla Falanghina di Libero Rillo ai vini di Ocone dimenticati in cantina e ripescati per puro caso.
Lo stesso avviene con questo Fiano di Fattoria La Rivolta di Paolo Cotroneo, di cui abbiamo sempre molto amato i bianchi, sia quelli che hanno la mano di Angelo Pizzi, che quelli di Vincenzo Mercurio che gli è subentrato. La potenza di questo areale, il Taburno è un complesso che separa la valle Caudina da quella Telesina, è nel suolo vulcanico e nelle forti escursioni termiche, molto simili all’Irpinia anche se si tratta di una zona meno umida e più calda. Rispetto alle altre zone del Sannio ha visto specializzarsi prima in Aglianico e Falanghina, togliendo altri vitigni nazionali come il Trebbiano, il Montepulciano e il Sangiovese. Ma anche Fiano, Greco e Coda di Volpe sono abbastanza diffusi. Fu anzi proprio la cantina del Taburno a rilanciarli sul mercato ormai un quarto di secolo fa.
Dalla cantina prendiamo la 2008 di questo Fiano con la certezza che ci piacerà. Ma non potevamo immaginare tanto. La materia è molto piena, un vino quasi cicciotto, molto più vicino a Lapio che a Montefredane per intenderci, ma allungata dalla sapidità e dai toni amari. Stupisce di questo bianco lavorato solo in acciaio la freschezza assoluta e il tempo segnato dal un colore giallo paglierino carico ancora vino e brillante.
Non ci sono toni piacioni. L’ennesima prova, insomma, della longevità dei bianchi campani e di una potenzialità ancora inespressa.

Fattoria La Rivolta
Torrecuso, Contrada Rivolta
Tel. 0824 872921
www.fattorialarivolta.it
Ettari: 29 di proprietà
Bottiglie prodotte: 150.000
Enologo: Vincenzo Mercurio
Prezzo: sotto i 10 euro.
Vitigni: aglianico, fiano, greco, falanghina

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