di CARLO MACCHI
Avete presente “Non ci resta che piangere” di Benigni &Troisi? Ecco, uguale. Solo che qui la regione è la Puglia, area Brindisi, e i dispersi l’ineffabile duo Macchi&Porcelli. I quali, alla fine, invece che piangere, ridono. Lacrime di coccodrillo, insomma.
La campagna pugliese di notte è quasi uguale ai gatti. Non diventa tutta grigia ma se non la conosci bene è molto difficile trovare quello che cerchi.
Pasquale Porcelli, anche se sostiene il contrario, la campagna attorno a Carovigno, cittadina del brindisino con un’alta percentuale di ottimi ristoranti, non la conosce molto bene ed il risultato era un girovagare a coda di gatto (per non dire di peggio…) tra strade di campagna e piccoli paesi fatti con lo stampino.
Il bello era che non stavamo cercando un ago nel pagliaio ma una stazione ferroviaria! La stazione, appunto, di Carovigno, che però si trova fuori dal paese, ma non fuori…fuuuuuoooooriiiiiiii!
Ad un certo punto però Pasquale non ha seguito più le indicazioni stradali ma i suoi sensi e quindi, sarà stato il rumore dei treni che passavano, sarà stato il profumo di buona cucina che arrivava dalla nostra destinazione, alla fine siamo arrivati al Casale Ferrovia.
Il Casale Ferrovia fino a pochi mesi fa si chiamava Il Castelletto e non si trovava a fianco della stazione di Carovigno, ma in un luogo addirittura più difficile da trovare. Per fortuna Giuseppe e Maria Galeone (il primo in sala, la seconda in cucina) hanno deciso di trasferirsi in questo bellissimo casale, ristrutturarlo ed aprire un locale che propone piatti di alto livello, serviti in una location veramente piacevole, con prezzi però prossimi alla trattoria.
Il primo colpo d’occhio è importantissimo e Casale Ferrovia supera l’esame a pieni voti: una facciata pulita, una scritta ferroviaria “d’antan” un ingresso carico di aspettative, una sala ampia ma calda, un’apparecchiatura attenta e senza fronzoli, delle sedie molto comode. Tutto questo ti predispone alla lettura di un menù ed all’ascolto di un altro menù. Quello “vocale” ce lo recita Giuseppe (la cui sorella, Teresa Galeone, è chef dello stellato Già sotto l’arco, a Carovigno) e prevede soprattutto piatti di pesce, mentre il menù cartaceo spazia verso la terra.
I piatti da segnalare sono molti, perché molti noi ne abbiamo gustati. Potreste partire con la degustazione di antipasti scelti da Maria, oppure con un tortino di carciofi e gamberi rossi scottati in padella di ferro. Tra i primi vi consiglio la zuppa di ceci neri con maltagliati e crostini, gli spaghettoni cacio e pepe al ragù bianco di agnello, carciofi e pancetta e la vellutata di cicerchia con polpo scottato e ricotta alla erbe aromatiche.
Come potete vedere sono piatti dove carne, pesce e verdura si mescolano con maestria e con grande sostanza. Piatti saporiti estremamente concreti , “sugosi” oserei dire.
Tra i secondi, oltre a classici piatti di carne, c’è sempre del pesce ed infatti la zuppa di pesce è un must che va provato (magari senza prendere il primo). Ottimo ed estremamente abbondante anche il calamaro ripieno. Interessanti alcuni formaggi mentre dei dessert non possiamo dirvi nulla perché li abbiamo saltati per rimanere in vita.
Le porzioni di Maria sono infatti abbondanti e vengono inoltre presentate in stoviglie di una bellezza che raramente ho avuto il piacere di ammirare. Non stiamo parlando di piatti dalle forme astruse ma di porcellane classiche con disegni elegantissimi e veramente particolari: una vera gioia per gli occhi, che unita alla gioia del palato per quello che c’è dentro, crea un grande connubio.
La sorpresa per me maggiore è stata, alla fine, incontrare Maria. Faccio spesso alcune ipotesi abbastanza strampalate ma di cui mi autoconvinco: una di queste è che piatti così saporiti e sostanziosi (anche se lavorati con eleganza) non possono che essere fatti da chef “sostanziosi”, in carne. Mi aspettavo così una Maria giunonica ed invece mi arriva un’esile e bella figura, quasi eterea, che mi fa capire quanto spesso mi lasci andare a sonore stupidaggini.
Invece non è assolutamente da stupidi andare al mangiare la Casale Ferrovia, dove la carta dei vini non è certo gigantesca ma con una bella scelta di etichette regionali ed alla fine il prezzo si aggirerà sui 40-45€ vini esclusi.
Siamo usciti contenti e sazi e, forse grazie proprio ai piatti di Maria, Pasquale ha ritrovato facilmente la strada per il nostro hotel.
Casale Ferrovia
S.P. 34 Via Stazione 1
72012 Carovigno, Brindisi.
Tel. 0831990025
Mail: info@casaleferrovia.it
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