di LUCIANO PIGNATARO
Folgorato sulla via, anzi sulla tavola di una piccola trattoria/locanda langarola il nostro ci racconta come e perchè accadde. Dolci esclusi, ma solo in quanto agli IGP piacciono meno.

Il successo turistico delle Langhe ha rilanciato questo piccolo paese che ha poco più di 500 residenti, che noi amiamo non solo per il Barolo, ma anche per il Pelaverga, un rosso fresco e bevibile.
Cà del Re è un’altra alternativa che offre il Castello di Verduno: piccolo agriturismo con cinque camere con una accogliente trattoria affrescata da Valerio Berruti. I Giovani Igp sono finiti qui la prima sera del loro mitico tour langaiolo ed è stato davvero un buon inizio.
Il bello di questa locanda è l’atmosfera che si respira, ai tavoli non ci sono solo turisti ma anche frequentatori abituali ed è questo sempre un segnale positivo per capire come gira un locale.
Bella carta dei vini con la quale ci si può divertire a prezzi giusti. E via con gli antipasti classici di Langa.
A parte i tomini, i piatti sono tutti decisamente centrati e in equilibrio. Buonissima, ad esempio, la lingua.
Si procede secondo uno schema collaudato e goloso: antipasti, un primo di pasta fresca con ottimo sugo.
Ottima anche la carne, noi abbiamo optato per la quaglia e la chiusura con i formaggi.
Il conto alla fine è di circa 35 euro, vini esclusi ed è un ottimo rapporto tra qualità e prezzo.
I dolci? Gli IGP non li amano molto…

Cà del Re
Via Umberto I 14, 12060 Verduno (CN)
Tel. +39 0172 470 281
www.castellodiverduno.com

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