Premettiamo che il dibattito, riportato in calce a questo post, si svolge tra persone intelligenti e navigate in materia di professione giornalistica, quindi subito sgomberiamo il campo da eventuali alibi di ingenuità, idealismo e possibili equivoci.
Conosco Franco Siddi da molti anni. Conosco gli amici di SB da altrettanti. Conosco gli animatori dell’USGF forse da più anni ancora.
Da tempo immemorabile si parla delle medesime cose.
Una di queste, appunto, è: “di chi” è il sindacato unico dei giornalisti, cioè l’FNSI?
La risposta dovrebbe apparire scontata: dei giornalisti. Ma non lo è affatto. Primo, perchè il sindacato rappresenta, in termini di iscritti, una parte largamente minoritaria (dovrei anzi dire minima) degli iscritti all’albo professionale. Secondo perchè, cosa assai peggiore, l’FNSI rappresenta in realtà solo una parte largamente minoritaria dei suoi stessi iscritti. Dico “in realtà” in quanto, nella sostanza, i liberi professionisti aderenti alla Federazione sono rappresentati solo in teoria, visto che il sindacato non fa nulla per loro e firma contratti collettivi nazionali di lavoro in cui non è menzionata neppure la loro esistenza, nonostante essi costituiscano da un lato il 60% dei “produttori” dell’informazione italiana e dall’altro siano, secondo un’opinione universalmente condivisa, l’anello debole della categoria.
Un anno fa, a Siena, il segretario nazionale dell’FNSI Franco Siddi e il presidente dell’Assostampa Toscana, Stefano Sieni, vennero – freschi freschi di firma del nuovo contratto – a incontrare la stampa locale. Una ventina di persone in tutto. Siddi e Sieni si prolungarono, comprensibilmente, nella dettagliata spiegazione del contratto appena sottoscritto e delle conquiste che, a loro dire, esso rappresentava per i giornalisti.
Al termine, feci una domanda. E chiesi ai presenti di dichiarare, per alzata di mano, quanti fossero parte del CCNL in quanto titolari di un rapporto di dipendenza ex art. 1, cioè assunti. Risposta: zero su venti. Chiesi poi, allo stesso modo, quanti dei presenti fossero iscritti all’FNSI. Risposta: tre su venti, incluso chi scrive.
Conclusi chiedendo, provocatoriamente: ma allora di che stiamo parlando?
Ora, posto che SB, promotrice dell’Unione Sindacale Giornalisti Freelance è una corrente dell’FNSI e che pertanto, oltre a riconoscere il ruolo “unico” del sindacato, si presume che i suoi aderenti siano anche iscritti alla federazione, di fronte alla domanda che Alberizzi fa a Siddi su “di chi è l’FNSI”, a mia volta chiedo a loro: Massimo e Franco, di che stiamo parlando?
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DOMANDA A SIDDI
Il sindacato è di tutti. Perché ne boicotti le iniziative?
Il sindacato dei giornalisti sta scivolando verso una deriva burocratica e autoreferenziale. Da qui alcune spinte centrifughe che noi riteniamo sbagliate. L’obbiettivo che noi ci poniamo è quello di raddrizzare una rotta diretta sempre meno verso l’esigenze dei giornalisti e rivolta sempre più all’auto-conservazione dei suoi dirigenti.
Da qui alcune domande che rivolgiamo pubblicamente al segretario generale Franco Siddi, che nei giorni scorsi si è reso responsabile di un episodio gravissimo.
Ha telefonato al segretario generale dell’International Federation of Journalist, Aidan White, chiedendogli di impedire a Renate Schroeder, direttore della Federazione Europea dei giornalisti di partecipare come relatrice al convegno sui freelance organizzato dall’USGF (Unione Sindacale dei Giornalisti Freelance).
Renate, che aveva già accettato con entusiasmo l’invito, ha dovuto così declinare e la platea è stata privata di un intervento interessante.
Senza Bavaglio
www.senzabavaglio.info
Ecco la prima delle domande:
Caro Franco,
poiché, come sostieni anche tu, il sindacato è di tutti, deve essere solidale e deve avere solo amici e, aggiungiamo noi, deve essere trasparente e confrontarsi con idee e progetti di tutti per una crescita comune, riteniamo opportuno rivolgerti alcune domande.
Le risposte ci serviranno per capire come possiamo contribuire ad arricchire e far progredire questo sindacato, per aumentarne la partecipazione, l’efficacia e l’efficienza.
1 – Caro Franco, sappiamo che hai telefonato al segretario della Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ), Aidan White, per bloccare la partecipazione di Renate Schroeder al convegno sul giornalismo freelance del 26 novembre organizzato dall’USGF (Unione Sindacale Giornalisti Freelance, l’organismo di base ancora in attesa del riconoscimento della FNSI) con interventi dell’ eurodeputato Graham Watson, del leader dei consumatori Rosario Trefiletti e del Costituzionalista Andrea Manzella.
Se tu fossi un datore di lavoro ti avremmo denunciato per comportamento antisindacale. Perché questo boicottaggio e come si coniuga con il tuo pressante appello a un’azione comune?