L’unica differenza mi pare lo scellerato trionfalismo di allora rispetto alla depressa incertezza di oggi.
Per il resto, è tutto uguale: un bimestre e gli italiani hanno perduto, senza prospettive ragionevoli di un recupero in tempi sostenibili, una buona parte del loro reddito. L’Italia insomma esce a pezzi, soprattutto economicamente, dalla prima fase del Codiv-19.
Esattamente come quella fosca mattina di gennaio di quasi vent’anni fa in cui, ebbri d’euforia per l’ingresso nell’euro, scoprimmo che il nostro potere di acquisto si era in un sol colpo dimezzato.
Quattro lustri non sono bastati per riprenderci, anzi.
Figuriamoci ora.
Quasi quasi (molto quasi) era meglio Prodi.