Sara’ che sono di cattivo umore, sarà che è un periodo difficile, ma le molte banalità che stamattina mi sono state notificate via FB mi hanno fatto, tra una grana e l’altra, riflettere.
Superata la momentanea irritazione, ho cominciato a chiedermi in che consistesse la banalità di ciò che leggevo.
E mi sono dato una risposta che é, e forse a molti suonerà, essa stessa banale: la banalità non sta nelle cose in sé, ma nel modo.
Nel modo di concepirle o di esporle o di valutarle o di collocarle.
Una gita domenicale fuori porta, ad esempio, non é banale, lo diventa se non si coglie ciò che può dare.
Ma il problema vero é che, rileggendomi, mi trovo banalissimo!