Il Monte dei Paschi di Siena è la prima banca italiana ad affiancare alla strenna cartacea un’edizione elettronica, creata ad hoc, del tradizionale omaggio librario. Con la possibilità di scaricare direttamente dal sito gli applicativi per le versioni iPad, .ePub e .mobi. Un palpabile segno dei tempi. O la nascita dell’anello di congiunzione tra marketing e cortesia?
Forse era solo una questione di tempo. Forse è un’intuizione geniale. O forse sarà un flop, chissà. Ma resta il fatto che pubblicare il tradizionale volume-strenna natalizio di una banca (e che banca: il Monte dei Paschi di Siena) sotto forma di e-book è un segnale di forte rottura. A maggior ragione se accade nella città del Palio, dove l’attenzione alla tradizione e ai riti che la circondano è altissima, permeando di sé l’intero tessuto sociale e, fin dalla nascita, gli stessi esercizi spirituali dei senesi. Ecco perché l’evento – non mi risulta che lo abbiano già fatto anche altri, ma qui ”sulle lastre” la cosa assume davvero e comunque un sapore diverso, epocale – merita di essere sottolineato.
Per ora è una rivoluzione solo parziale, sia chiaro, perché l’ambitissimo librone “Miti di Città” – presentato con la giusta solennità nella sede storica di Rocca Salimbeni giorni fa, tra ali di città che conta e la consueta atmosfera di palpabile compiacimento, e dedicato alle origini leggendarie dei capoluoghi italiani – esiste anche nella tranquillizzante versione cartacea.
Ma, come dicevo, è il significato simbolico quello che pesa. E i creativi che orchestrano la comunicazione del “grande babbo” cittadino lo sanno benissimo. Al punto che l’e-strenna (consentitemi il neologismo) verrà (ri)presentata ad hoc il 3 dicembre prossimo a Venezia, alla Scuola Grande dei Carmini, in collaborazione con il XIV Salone dei Beni e delle Attività culturali.
“Dallo stesso giorno – informano dalla banca – sarà possibile, attraverso una pagina dedicata sul sito www.mps.it, scaricare gli applicativi per le versioni iPad, .ePub e .mobi, gli standard più diffusi nel mercato degli e-book. Non si tratta solo di una trasposizione in altro formato delle pagine cartacee o dell’inserimento on line del volume, ma di una modalità di lettura del tutto nuova, con molte possibilità di approfondimento ma ugualmente semplice e naturale, oltre all’elevata qualità tecnica e la grande cura del design. Dopo un periodo in esclusiva sul sito www.mps.it l’applicazione sarà disponibile anche su Apple Store”. La realizzazione tecnica è di In.Fact srl, azienda nata nel contesto dell’Università di Siena ed interamente composta da neolaureati di Scienze della Comunicazione ed Ingegneria.
Il cerchio si chiude, insomma, si compie la definitiva evoluzione, si abbattono gli ultimi diaframmi che – per la consolazione di collezionisti, bibliofili e nostalgici – finora restavano a delimitare i confini tra editoria bancaria, editoria tradizionale, editoria elettronica. Con la nascita dell’iper-strenna e della relativa app sembra destinato a cadere anche il senso di geloso possesso che da sempre connotava i fortunati destinatari di questi prodotti, frutto spesso della massima cura e della massima inutilità, ora buoni come saggi di inimitabile approfondimento ed ora come eccellenti complementi di arredo in case dalle librerie intonse.
E’ l’inizio della fine, insomma, della funzione sociale della strenna bancaria? La fine della cortesia editoriale come strumento di marketing? Oppure è la nascita di un nuovo strumento trasversale di comunicazione? Difficile dirlo. Non c’è dubbio però che la curiosità è forte e che saranno certamente più numerose le pagine del libro sfogliate sul sito della banca senese che non quelle, fruscianti e patinate, dell’edizione tradizionale.
Anche perché i contenuti di “Miti di città” (a cura di Maurizio Bettini, Maurizio Boldrini, Omar Calabrese e Gabriella Piccinni) esulano dal contesto strettamente senese e paiono per una volta destinati a un più ampio pubblico, offrendo uno studio sistematico dei caratteri peculiari dei miti attraverso un excursus tra alcune delle più rappresentative città italiane (Siena, Asti, Torino, Milano, Mantova, Treviso, Verona, Padova, Venezia, Bologna, Genova, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo e Siracusa): la ricerca degli antenati, l’invenzione della genealogia, la definizione dell’identità di gruppo.