Da una conclamata marchetta camuffata da articolo scopro che sta per nascere un campionato di velocità – anzi un e-campionato, perchè oggi senza l’e-orpello non si va da nessuna parte – per monopattini elettrici.
In pratica è nata la F1 dei monopattini, dove dei piloti vestiti come l’Uomo Ragno si sfidano in pista a 100 kmh.
La scusa è che la ricerca tecnologica indotta dalle competizioni condurrebbe a miglioramenti prestazionali e di sicurezza nei mezzi per tutti i giorni.
La sostanza è che intorno e a sostegno della sconcertante industria del monopattino elettrico (che mi pare per fortuna un po’ in flessione, ma non come avrei sperato) si sta costruendo l’inevitabile apparato mediatico e circense.
La domanda sorge allora spontanea: quando anche un campionato dei gemelli diversi dei monopattini, cioè dei banchi a rotelle che giacciono inutilizzati negli scantinati delle nostre scuole e grazie ai quali, essendo pressochè esclusivisti, domineremmo per decenni la scena mondiale? Perchè poi non creare, visto che d’insegnamento comunque si parla, pposite “scuole di pilotaggio”? Si potrebbe mettere insieme in know how del monopattino con quello del bob, visto che qualcuno poi i banchi dovrà pure spingerli, no?
Comunque i cari, vecchi sidecar continueranno sempre a piacerci di più.