Avendo ormai perso il filo, non riesco neppure a fare il riassunto delle puntate precedenti, ma più o meno è successo che la Tim ti manda una fattura sbagliata, tu protesti, loro dicono che hanno ragione, tu scrivi, loro rispondono a voce dicendo che hai ragione e di attendere una bolletta rettificata che però non arriva, nel frattempo ti mandano via sms ingiunzioni minatorie di pagare il non dovuto che loro stessi hanno detto di non pagare, poi un altro ti dice di fare un bonifico (ma non di quanto), un altro ancora dice che ti hanno mandato una nota di credito (mai ricevuta) e che quindi va pagata la differenza, ma siccome non c’è verso di vedere nè la fattura corretta e nè la nota di credito, nessuno sa a quanto la differenza ammonti.
Basta?
Macchè!
Ieri più o meno in contemporanea arrivano tre comunicazioni.
La prima, telefonica, è di una tizia della Tim che ti dice che non può farti il rimborso di 103 euro perchè non ha soldi (!). Tu fai presente che, non avendo pagato nulla, non hai nemmeno chiesto alcun rimborso. Lei dice che il suo compito è solo comunicare che non può farti il rimborso e, di fronte alle tue garbate perplessità, si risente perchè, a suo dire, sono un ingrato in quanto lei mi ha usato una cortesia non dovuta (boh! Quale?).
La seconda, sempre telefonica, è per comunicarti la lieta novella che Tim ti riconosce un bonus di 5 euro (evviva, si sono sprecati!), senza però spiegare perchè te lo concedono.
La terza, via email, ti dice che il mio reclamo è stato accolto, che la bolletta è stata decurtata del non dovuto (una somma comunque diversa, nota, bene da quella comunicata per telefono) e che però mi devo sbrigare a saldare il conto via bonifico sennò mi staccano l’utenza.
Tutto quanto sopra è avvenuto, tranne nel caso dell’email, per telefono, con chiamate loro a me in orari improbabili, mentre uno è in tutt’altre faccende affaccendato. A mia richiesta, per reciproca chiarezza, di comunicazioni scritte, è stato risposto che loro non scrivono, dicono tutto a voce. Naturalmente quello che vogliono, quando vogliono, come vogliono e senza prima parlarsi tra loro.
Il telefono, la tua croce.