Senza che da parte mia ci fosse stato alcun sollecito né interessamento, vengo più volte invitato dall’ufficio pr di un ristorante assai fuori mano. Ringrazio rispondendo che, senza impegno, se mi capiterà di passare da quelle parti, mi farò vivo.
Loro insistono per un anno intero e alla fine l’occasione capita. Mi faccio vivo. L’ufficio pr si scusa dicendo che nessuno di loro potrà essere presente (non a caso il luogo è fuori mano), ma che saranno lieti di ricevermi e mi riserveranno un tavolo.
Poi spariscono.
Il tempo passa, io devo organizzarmi la giornata e, nel loro silenzio, un paio di giorni prima dell’appuntamento mando un’email chiedendo conferma.
Mi arriva una surreale risposta nella quale mi chiedono “che tipo di copertura stampa che possono aspettarsi“.
Replico, trattenendomi nei termini e nei modi, che a invitarmi sono stati loro, che già faccio loro una cortesia accettando un insistente invito in luogo lontano, disagiato, oltretutto per me di valore e interesse tutto da dimostrare e che comunque non posso nè voglio, per ovvie ragioni di professionalità, prospettare nè tantomeno garantire alcuna “copertura stampa” a chicchessia.
Da ventiquattr’ore la posta elettronica è tornata muta e io ho sempre più la sensazione di vivere in un mondo sbagliato.

Nel frattempo, per quel giorno ho preso altri impegni.