Molti allievi dell’alberghiero Buontalenti di Firenze non possono permettersi il set di giacche (cucina, sala e ricevimento) necessarie per il primo anno di corso. Il blog “I Tre Forchettieri” lancia un appello ai cuochi: donategli quelle che voi non usate più.
Ricominciano le scuole e ricomincia il caro-libri.
Che, nel caso delle scuole alberghiere, può essere anche il caro-altro.
Il caro-divise, ad esempio. Gli allievi del primo anno degli istituti destinati a formare gli chef, i maitre, baristi, gli albergatori di domani necessitano di ben tre giacche: quella di cucina (con scarpe antinfortunistiche), di sala e di ricevimento. Roba costosa, anche 150 euro.
E certi non se le possono permettere. Come alcune matricole del “Buontalenti“, storico istituto fiorentino.
Così tre amici e colleghi giornalisti di Firenze, gli stessi che animano l’enogastroblog “I Tre Forchettieri” (qui), hanno avuto un’idea brillante: lanciamo un appello agli chef affermati affinchè donino le divise che non usano più e di cui, certamente, hanno pieni gli armadi.
Detto fatto: “Il primo a rispondere all’appello – leggo da un aggiornamento sul sito – è stato Marco Stabile dell’Ora d’aria (Firenze) che ha annunciato di voler donare una decina di divise di cucina. Subito dopo sono arrivate le adesioni di Natascia Santandrea della Tenda Rossa (Cerbaia, FI), Michela Bottasso e Adriana Melani del Biagio Pignatta (Artimino – Po) e Vito Mollica del Palagio del Four Seasons (Firenze)“.
Nomi famosi che, speriamo, portino fortuna agli aspiranti colleghi.
La raccolta è appena cominciata, cuochi celebri (e non) dateci dentro!
E complimenti ai Tre Forchettieri!