Con la scusa dell’emergenza e del governo “tecnico”, Monti e la Fornero provano a fare ciò a cui lo Stato ambisce da tempo: impadronirsi dei patrimoni degli enti previdenziali privati. Ad esempio quello, assai prospero e ben gestito, dei giornalisti. Ma il tentativo è goffo e gli argomenti risibili. Come il presidente dell’Inpgi, Camporese, dimostra qui.

Non contenta di essersi coperta e di averci coperti di ridicolo agli occhi del mondo, con quella pubblica frignatina da donnicciola in diretta tv (Dio solo sa che sarebbe successo se le lacrime fossero sgorgate dagli occhioni della Prestigiacomo o della Carfagna), la ministra del Welfare Elsa Fornero affonda autolesionisticamente il colpo e pesta per la seconda volta una scivolosa buccia di banana (eufemismo).
Con l’aggravante che lo fa dicendo esplicite scempiaggini su una materia che, visto il dicastero, dovrebbe conoscere benissimo: la previdenza privata.
Anzi, peggio: ad esempio dell’ineluttabile (secondo lei, è ovvio) incapacità a lungo termine di questi istituti di garantire l’erogazione delle pensioni cita per l’appunto uno dei più floridi e meglio amministrati, cioè l’INPGI, la cassa di previdenza dei giornalisti.
Offrendo così al presidente della medesima (nonchè presidente di tutte le casse private italiane) il destro per una bella ripassatina, che qui sotto riporto integralmente e che si commenta da sola.
Con un’unica notazione. Dopo l’imu, le accise sulla benzina e la tassa sui tabacchi, il tentativo di far cannibalizzare dal carrozzone dell’Inps i soldi delle casse private è la dimostrazione che, in questo governo, di davvero tecnico ci sono solo l’ipocrisia e l’incompetenza.
I politici, almeno, li avevamo votati. Questi altri ce li hanno perfino imposti. Fanno più danni della grandine e poi versano perfino lacrime di coccodrillo.

Le dichiarazioni del Ministro Fornero sono demagogiche, infondate e provocatorie.
E’ gravissimo affermare pubblicamente, come ha fatto oggi il Ministro, che le Casse di previdenza private, prendendo ad esempio l’Inpgi, non sono in grado di garantire quella solvibilità a lungo termine necessaria per pagare le future pensioni, sostenendo che i patrimoni andranno a scemare. Affermazioni che denotano non solo la totale mancanza di conoscenza del settore ma probabilmente logiche che non corrispondono alla verità ma ad un progetto ben preciso che, per correttezza e coerenza, il Ministro dovrebbe rendere pubblico evitando di gettare fango e panico infondato su 2 milioni di professionisti e lavoratori.
E’ inaccettabile che il Ministro dichiari che non le sia stato possibile accedere ai dati sui bilanci. Evidentemente la professoressa Fornero non sa che i bilanci dell’Istituto di previdenza dei giornalisti, da lei accusato, sono pubblicati sul sito dell’Inpgi, dopo essere autorizzati ed approvati da ben 8 organismi di controllo e dallo stesso Ministero del Lavoro.
Il Ministro forse non è a conoscenza del fatto che l’Inpgi ha recentemente varato una riforma che aumenta i contributi e l’età pensionabile delle donne, garantendo sostenibilità a 50 anni, con un patrimonio sempre crescente a partire dai 2,5 miliardi di euro accantonati.
Il Ministro Fornero dimentica che le è stato inoltrato, più di un mese fa ed in anteprima, il primo rapporto sulla previdenza privata redatto ed elaborato dal centro studi dell’Adepp: 300 pagine che contengono tutti i dati che le sarebbero stati utili e le avrebbero così evitato di affermare pubblicamente cose false e sulle quali risponderà in tutte le sedi preposte.
Sottolineiamo infine il metodo irrispettoso usato dal Ministro Fornero, il quale durante le celebrazione del centenario del primo contratto della Federazione Nazionale della stampa ha rivolto accuse pesantissime e prive di fondamento alle Casse di previdenza, puntando il dito contro la gestione dell’Istituto di previdenza dei giornalisti, avvisando i colleghi di tenersi pronti perché la mannaia sui privilegi “ottenuti anche grazie alla benevolenza ed appoggio politico” sarebbe ricaduta anche su loro, non lasciando alcun diritto di replica e disertando la conferenza stampa annunciata.
Il Ministro ancora una volta non accetta alcun tavolo di confronto, anche se più volte richiesto, rifiuta qualsiasi scambio nel segno del rispetto delle reciproche professionalità, assumendo atteggiamenti che non possono trovare spazio in un Paese fondato sulla democrazia”.
Come si vede, e con non poca sorpresa, il ministro Fornero s’è ben guardata, oltre che dalla lettura dei bilanci, dall’incontrare o almeno consultare chi rappresenta proprio l’intero mondo da lei malamente evocato: vale a dire, Andrea Camporese
“.