Alle ore 8.50 del 20/10/19, temperatura esterna 14°, sul treno Biella-Novara la passeggera trentenne che da mezz’ora è seduta di fronte a me è così abbigliata:
– stivali da pescatore delle Orcadi
– pantalone termico
– sottomaglia a collo alto in tessuto tecnico
– maglione pesante
– sciarpa di lana avvolta a doppio giro mento-testa stile nevralgia del trigemino
– giacca a vento doppio strato da spedizione himalayana con bavero rialzato sul collo sebbene già coperto dalla sciarpa.
– guanti.
Quando un orso polare vestito da controllore le ha chiesto il biglietto, lei glielo ha dato con mano tremante per il gelo ma gli ha raccomandato di chiudere presto le porte alle fermate perché sennò entrano gli spifferi.
